Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storiografia. Secolo XIX. Emilia Morelli
anno <1995>   pagina <520>
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EMILIA MORELLI E IL NODO STORICO DEL 1848-'49
È difficile stabilire con certezza quanto dell'idea che Emilia Morelli aveva del Risorgimento venisse dagli studi fatti in giovinezza e proseguiti alacremente in età matura e quanto invece le fosse derivato dall'ambiente in cui era cresciuta. Nella sua famiglia lombarda, e più precisamente val-tellinese, la tradizione patriottica era saldissima e si era coagulata attorno ad un sentimento d'indipendenza e di ostilità ad ogni dominazione stra­niera che, attraversando tutto l'Ottocento, era giunto con la figura del padre (e in attesa dell'incontro con il maestro Ghisalberti) fino alla prima guerra mondiale. Sicché per una giovane che a metà degli anni Trenta si affacciava agli studi storici la definizione che Walter Maturi aveva appena dato del Risorgimento come di un mito etico-politico-nazionale l) si arricchiva e vivificava dei ricordi, dei racconti, talvolta delle strofette in vernacolo che una presenza femminile particolarmente longeva era riuscita a trasmettere alla famiglia Morelli come una sorta di testimonianza di prima mano attinta alle origini stesse del grande moto del risveglio na­zionale. Custodite con un senso di gelosa sacralità, quelle memorie perpe­tuavano il passato nei suoi tratti emotivamente più cari e costituivano, assieme al melodramma verdiano, il nerbo di una tradizione nazionale sentita fin nell'intimo, anteriore ad ogni altra forma di consapevolezza e di identità. Credo che nessuna fonte e nessun libro di storia mi abbiano restituito l'impressione del radicamento profondo del sentimento antiau-striaco con la stessa icastica efficacia delle rievocazioni della sua infanzia cui si abbandonava di tanto in tanto, conversando coi suoi allievi, Emilia Morelli.
Quando un simile patrimonio di istinto e di sensazioni entra, come di­rebbero i neopositivisti, nel codice genetico di un individuo fino a segnarne il carattere, è comprensibile che egli guardi al fenomeno che tale patrimonio ha originato come ad un fatto dai contenuti essenzialmente ideali ed etici. Che poi questi contenuti si condensino principalmente nell'opera di alcune grandi personalità e assumano particolare rilievo nel loro contributo di pen­satori o di combattenti, di giuristi o di ideologi, di letterati o di storici, alla formazione della coscienza nazionale è cosa di per sé abbastanza con-
0 WALTER MATURI, Risorgimento, in Enciclopedia Italiana, voi. XXIX, Roma, 1936, sub voce.