Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storiografia. Secolo XIX. Emilia Morelli
anno <1995>   pagina <528>
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528 Alfonso Scirocco
l'attenzione a singoli personaggi (per esempio Bertani e Nicotera la pri­ma,25 Mordini e i Cairoli il secondo3) ) con monografie pur pregevoli sotto tanti aspetti e ricche di apporti documentari, che, però, concentrando l'interesse sul protagonista mettevano in secondo piano l'intrecciarsi di proposte, progetti, iniziative, che caratterizzò la vita politica italiana ne­gli anni cruciali del Risorgimento, un intrecciarsi che condizionò spesso le scelte dei singoli e modificò posizioni che sembravano irremovibili.
Fin dall'inizio della sua operosità scientifica Emilia Morelli si era trovata di fronte alla complessità della vicenda politica di un Nino Bixio. Curando la pubblicazione dell'epistolario aveva potuto valutare a fondo la personalità di un uomo divenuto popolare soprattutto per il suo eroismo. Viceversa, Ella scriveva nel 1939,
se sul campo di battaglia la sua indole fiera e quasi selvaggia aveva il sopravvento, nella vita di tutti i giorni e nei rapporti con patrioti e uomini politici di ogni partito, egli rappresentò un elemento moderatore e per questo fu spesso scelto come intermediario. Egli, mazziniano, poi garibaldino e infine monarchico, non seguì che un solo ideale, la grandezza della patria, ed ebbe la ventura di sapere stare, nei tempi successivi, in quel campo che più si addi­ceva a questo fine. Non passaggi bruschi da un partito all'altro, non nemici fra coloro che abbandonava, ma un circolo di persone che lo rispettavano, per­ché vedevano la profonda onestà del suo atteggiamento .4>
L'evoluzione dei riferimenti ideali e politici di Bixio aveva seguito l'evoluzione delle vicende italiane. Le ragioni dei suoi passaggi da un campo all'altro andavano cercate nel mutamento del contesto in cui si erano mossi i democratici, soprattutto negli anni che dalla crisi del '48 avevano portato nel '59-60 alla formazione del regno d'Italia e in quelli del successivo decennio che avevano completato con Venezia e Roma la Unità nazionale. La conservazione dello Statuto in Piemonte dopo il '48, mentre altrove infuriava la reazione, aveva obbligato i repubblicani a te­ner conto della disponibilità della monarchia sabauda a riforme liberali
Cfr. A. Bertani e i suoi tempi, Firenze, Barbera, 1888, e In memoria di G. Nicotera, Firenze, Barbera, 1894. Della stessa autrice ricordiamo anche Carlo Cattaneo, Cremona, 1877; G. Dolft, Firenze, 1883; Vita di G. Garibaldi, Milano, 1884; Della vita di G. Mazzini, Milano, 1886.
Cfr, Il Risorgimento italiano e l'azione di un patriota cospiratore e soldato, Roma, 1906, e I Cairoli, II ediz., 2 voli., Bologna, Cappelli, 1929.
4) Epistolario di N. Bixio, a cura di E. Morelli, voi. I (1847-1860), Roma, Vitto­riano, 1939, Prefazione, p. VII. Le prefazioni dei quattro volumi dell'Epistolario (gli altri tre sono stari pubblicati, presso lo stesso editore, negli anni 1942, 1949 e 1954) sono state rielaborate in E. MORELLI, L'opera politica di Nino Bixio, Roma, 1967.