Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storiografia. Secolo XIX. Emilia Morelli
anno <1995>   pagina <536>
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536 Alfonso Scirocco
Dopo Aspromonte, quindi, la democrazia italiana si trova nella dif­ficile situazione di ricercare nuove direttive su cui muoversi .1S) Cattaneo rimprovera alla classe dirigente di aver voluto una unità soffocata dal­l'accentramento di ispirazione francese, invece di pensare innanzitutto alla libertà dei cittadini. Alberto Mario propone l'inversione della formula unità-libertà , perché solo la libertà nell'interno dello Stato formerà cittadini capaci di realizzare il completamento dell'unità. Mazzini ritorna alle cospirazioni, fonda una società segreta, la Falange sacra. Per un'ini­ziativa popolare e per l'intervento in una guerra che potrebbe scoppiare nei Balcani trova un precario accordo con Garibaldi e ha contatti con Vittorio Emanuele. Ma i tempi delle cospirazioni e delle insurrezioni sono finiti. Molti democratici ritengono che il dibattito politico si debba tenere esclusivamente nel Parlamento e sulla stampa, nella libertà concessa dallo Statuto. Nel 1864, in occasione della Convenzione di settembre con la Francia si manifestano le contraddizioni non risolte dopo il '60 e si ac­centua la distanza tra le due anime dello schieramento democratico. La Sinistra costituzionale, osserva la Morelli, *
dando il suo appoggio all'accordo con la Francia che, non dimentichiamo, fu letto dai democratici come rinunzia definitiva a Roma, rompeva una volta per tutte con la Sinistra rivoluzionaria. Da questo momento ha inizio, in seno al Parlamento, l'avvicinamento fra la Sinistra piemontese e la Sinistra per così dire garibaldina: si formava così una Sinistra senza aggettivi, che di 11 a poco si sarebbe proposta come concreta alternativa di governo. Le conseguenze per la Sinistra rivoluzionaria saranno rilevati: non si tratta tanto di un problema quantitativo perché Garibaldi avrà sempre un suo seguito piuttosto note­vole , quanto qualitativo per l'importanza dei nomi che ormai non sono più disposti ad agire mediante l'azione rivoluzionaria, neanche per avere Roma .WJ
Le vie divergono: quella di Crispi e Mordini porta alla crescita della Sinistra nelle elezioni del '65 e del '67, ad una presenza assidua nel Par­lamento e nel paese, quella dell'iniziativa popolare nel nome di Garibaldi porta nel 1867 a Mentana. Il mito dell'Eroe si appanna. Si chiude una epoca incentrata su un disegno ormai inattuabile: la possibilità di un dialogo costruttivo, e ripetibile nel tempo, fra forze governative e forze democratiche rivoluzionarie.20* La grande esperienza del 1859-60 non si può rinnovare. Con Mentana entra in crisi la Sinistra rivoluzionaria, og­getto principale dell'attenzione di Emilia Morelli, e finisce il garibaldismo come movimento di opinione pubblica tendente a risolvere i problemi uni-
> lvit p. 93.
19) Ivi, p. 145.
20) Ivi, p. 205.