Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storiografia. Secolo XIX. Emilia Morelli
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1995
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E. Morelli è ì democratici
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lari italiani (Roma e Venezia) attraverso un'azione rivoluzionaria, in certo qual modo legalizzata, mediante un accordo fra forze governative e forze volontarie, come era avvenuto miracolosamente nel '59-60. Il tramonto del garìbaldismo, osserva la Morelli, dà maggiore spazio alla Sinistra parlamentare,
quella che si era progressivamente formata parallelamente alle vicende rivoluzionarie da cui, per il fascino del mito di Garibaldi, non era mai riuscita a dissociarsi. La consapevolezza da parte di uomini quali Crispi, Cairoli, Mordini, pur legati ad un passato quanto mai prossimo che li " segnerà " fino alla fine della vita, di costituire ormai qualcosa di diverso dalla loro matrice originaria, dà autorevolezza alle loro convinzioni incentrate sul riconoscimento del valore, altrettanto democratico, della lotta parlamentare. Da questa convinzione, che non permetterà più nessun possibile cedimento alla lotta armata, nasce -Il primo passo sostanziale verso quell'alternativa di governo che la Sinistra nella sua interezza rivendicherà a sé nel 1876 .2l)
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Appunto ad uomini e correnti della Sinistra andata al potere nel 1876 è dedicata una relazione congressuale della Morelli.25 Partendo dalla costatazione della scarsa compattezza della nuova maggioranza, l'Autrice ne cerca le lontane origini nella formazione degli uomini che entrano nei vari ministeri, a suo avviso,
unica strada valida per spiegare la rissa che, appena l'opposizione costituzionale si affaccia al potere, si scatena fra gli uomini ai quali è demandato il compito di applicare finalmente quella politica che avevano proclamata dai banchi sui quali non gravava ancora la responsabilità della sua realizzazione. Non solo, ma anche per capire le improvvise alleanze e le altrettanto rapide rotture che si susseguono con frequenza, ma senza lasciare tracce profonde, anche se sono accompagnate da maldicenze e insofferenze: gli uomini, infatti, rimangono intercambiabili nei governi che si succedono .23)
Tre sono i tronconi principali della Sinistra: quello subalpino (gode delle simpatie del re, per la sua fedeltà alla tradizione sabauda), quello degli esuli del '48-49 entrati nella vita parlamentare nel Decennio di preparazione (esuli naturalizzati, del Mezzogiorno, schierati a sinistra per l'acceso anticlericalismo, più che per liberalismo avanzato), i cosiddetti garibaldini giunti alla collaborazione con la monarchia dopo l'Unità (i più
a> Ivi, p. 205 e sgg.
22) La Sinistra: uomini e correnti, in Stato e società dal 1876 al 1882, Roma, Istituto per la storia del Risorgimento italiano, 1980.
23) Ivi, p. 30.