Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storiografia. Secolo XIX. Emilia Morelli
anno <1995>   pagina <538>
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538 Alfonso Scirocco
numerosi, provenienti da ideali democratici, dalle generose illusioni del Partito d'azione, ma entrati da tempo nella legalità). Le immissioni di parecchi deputati della Sinistra nel 74, nel 76, non servono ad un ri­cambio al vertice per la debole personalità dei nuovi eletti. Restano alla guida del partito uomini formatisi negli anni del Risorgimento: un pro­gramma unitario della Sinistra non è stato elaborato quando questa è stata all'opposizione, e parecchie istanze progressiste sono state fatte pro­prie dalla Destra. Prendendo responsabilità di governo era necessario scrollarsi prima di torno i vecchi miti osserva la Morelli , ma con quali mezzi, con quali uomini guida? .24)
E sugli uomini si appunta l'interesse della relazione. Rapidi flash sui minori, brevi, a volte pungenti, osservazioni sui maggiori. Depretis: lun­ghissima esperienza dei meccanismi dello Stato, indiscussa abilità di ma­novratore, nel '60 in Sicilia ha ostacolato le speranze innovatrici dei demo­cratici; lo ricordano ancora Crispi e Bertani... Mancini, grande giurista, vivace anticlericale, uomo sempre discusso, soprattutto per il suo modo di vivere, la famiglia, gli amici, la prosopopea e la vanità ,25) dispensa­tore di onorificenze. Zanardelli, un liberale nel senso più letterale del termine ,26) lascia perplessi i suoi stessi amici per una larghezza di ve­dute in materia di ordine pubblico ritenuta eccessiva. Nicotera, che per la Morelli rappresenta, in questa sua prima esperienza di governo, il caso tipico di chi, dopo una lunga attesa, riesce finalmente a comanda­re .27) Cairoli, esponente di quella parte della Sinistra alla quale sono andate le maggiori cure di studiosa della relatrice,
un uomo che sembrava riassumere nel suo stesso cognome le lotte e ì sacrifici dei democratici [...]. La sua lealtà indiscussa doveva essere il cemento di un partito rinnovato e concorde; in tutta la sua vita Cairoli aveva seguito una strada diritta anche se, bisogna riconoscerlo, non aveva mai svolto un ruolo di primo piano, o meglio di guida. Fra i democratici, piuttosto, si era messo, o l'avevano messo, sopra le parti, e lui ci stava bene [...] ?S)
Debole apparirà Cairoli a capo del governo, energico invece Crispi nel ministero dell'Interno all'inizio del 78, Crispi, protagonista nel '60, poi entrato lealmente nell'agone parlamentare perché ha un profondo senso dello Stato, uno dei fautori dell'evoluzione costituzionale della cor-
W) Ivi, ip. 33.
25) Ivi, p. 37.
) Ivi, p. 38.
Ivi
2 Ivi
, p. 41.
', p. 41 e sgg.