Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storiografia. Secolo XIX. Emilia Morelli
anno
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1995
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pagina
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540
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IL DECENNIO PREUNITARIO NELL'INTERPRETAZIONE DI EMILIA MORELLI
Al decennio che precede l'Unità momento nodale di crescita e di profonda trasformazione che avvia a soluzione il problema nazionale Emilia Morelli ha dedicato in particolare un volumetto che risale al 1977: 1849-1859. I dieci anni che fecero l'Italia. Un'opera che raccoglie, in un insieme armonico e senza lasciare vuoti di rilievo, alcuni suoi saggi ed interventi maturati in lunghi anni di ricerca e di studio.
La prima parte è dedicata alle forze politiche e all'opinione pubblica; la seconda ripercorre temi a Lei cari su opposti versanti: dal moto del 6 febbraio all'azione della sinistra rivoluzionaria da Villafranca ai plebisciti, per i democratici; riproponendo alcuni aspetti del diario di Massari, per i moderati. Anche se il libro offre in sintesi un quadro estremamente chiaro e penetrante di uomini e vicende del decennio sintesi che è il risultato di una conoscenza profonda di ogni aspetto di questa fase non occorre dire che gli interessi e gli studi assai vasti della Morelli vanno ben oltre questo saggio che rappresenta un compendio essenziale. È sufficiente riflettere sul ruolo e sulla qualità di una Maestra di rilevante statura per comprendere come nessuno forse meglio e più di Lei conoscesse a fondo, nel suo insieme, il mondo composito di quegli anni. Anima delle Commissioni cavouriana, garibaldina e mazziniana, ordinatrice della messe enorme di fonti custodite al Vittoriano, finissima editrice di epistolari di grande importanza, la studiosa non aveva in pratica sul processo unitario zone d'ombra. A più di mezzo secolo di ricerche si aggiungevano una memoria di ferro, una sottile intelligenza interpretativa dei fatti e dei personaggi nella loro umanità, nata da una lunga consuetudine. Parlare di questo volumetto essenziale è pertanto riduttivo, perché in numerose altre sedi la Morelli è stata partecipe del dibattito storiografico sul decennio, con giudizi e contributi sempre densi di stimolanti ipotesi di approfondimento.
Emilia Morelli coglie, dopo il fallimento del '49, i punti di partenza che stanno alla base delle vicende successive. Si analizzano, in campo moderato come in quello democratico, le cause di una sconfitta per rimeditare gli eventi e non ripetere gli errori. Il quadro offerto dalla Morelli non è mai unilaterale, perché considera ugualmente essenziali le varie componenti dell'opinione nazionale. Di Lei ha detto Giovanni Assereto,