Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storiografia. Secolo XIX
anno <1995>   pagina <556>
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Carlo Pischedda
Da Napoli scrive Gropello avere Elliot proposta neutralità: accettata. Co­stituzione negata. Amnistia: ammessa con eccezioni.
21 luglio 1859. Una conclusione banale e incomprensibile di Cavour dopo Villafranca è trasformata in una conclusione esplicativa (p. 308):
Cavour dice: Diplomaticamente parlando sono finito così . Cavour dice: Diplomaticamente parlando sono finito: use .
29 luglio 1859. Con una lettura attenta e ragionata del manoscritto è colta l'errata trascrizione di una particella pronominale ambigua: al posto di questa un avverbio di negazione ha messo in luce il vero stato d'animo di Cavour dopo Villafranca (p. 319):
Cavour scrive: Quando venivo sul Lago Maggiore dicevo: non sarò con­tento se non quando quella riva {in Lombardia) sarà libera; ora quella riva è libera e io ne sono contento .
Cavour scrive: Quando venivo sul Lago Maggiore dicevo: non sarò con­tento se non quando quella riva {la lombarda) sarà libera; ora quella riva è libera ed io non sono contento .
31 luglio 1859. Con una lieve correzione è reso più sensato un giudizio poco protocollare e inverosimile di La Marmerà (p. 323):
La Marmora trova che il Re fa male a non invitare i generali francesi a visitare i feriti.
La Marmora trova che il Re fa male a non invitare i generali francesi e non visitare i feriti [francesi].
1Q agosto 1859. Un giudizio incompleto e oscuro del duca di Gramont, già ministro francese a Torino, è completato e chiarito (p. 314):
Ricordo il motto di Gramont: M. de Cavour est un petit sultan: des Chambres ... [sic] et un Roi qui sait faire .
Ricordo il motto di Gramont: M. de Cavour est un petit sultan: des Chambres dociles et un Roi qui s'efface .
9 agosto 1859. Con la lettura attenta di un giudizio di Massimo d'Azeglio è abolita un'omissione, non casuale, che lo privava di incisività e di valore (p. 332):
Il nostro Re è un gran galantuomo.
11 nostro Re non è un gran Re, ma è un gran galantuomo.
3 settembre 1859. Con un ritocco di punteggiatura è invertita, mediante l'immissione di due trattini, la paternità di un giudizio (p. 354):
Montanelli dice che il conte [Cavour] è una donna isterica. Montanelli dice il conte è una donna isterica.
12 settembre 1859. A uno scultore innominato è restituito il nome ed è modificata la sua opinione (p. 361):
Lo scultore ... [sic] credeva che camminasse la baracca qui nella quiete. Lo scultore Marochetti credeva che Cavour menasse la baracca qui nelle quinte.
13 settembre 1859. Appare addirittura sovvertito il terzo punto dell'in­tesa raggiunta fra Napoleone III e l'ambasciatore austriaco Riccardo di Metter­meli (p. 362):