Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storiografia. Secolo XIX
anno <1995>   pagina <563>
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Il diario di Giuseppe Massari 563
re non poteva accettare la confederazione se non voleva anche la pace, e non solo l'armistizio. Cavour intendeva dire che Vittorio Emanuele per sbarazzarsi di lui era disposto a subire anche la confederazione, e dunque la pace che ne era il presupposto. Se il conte avesse confermata l'oppo­sizione del sovrano alla pace, Massari non avrebbe parlato di " ideale svanito *, senza attenuazioni .
2) Più semplice la correzione del secondo punto. Il 15 gennaio 1860 il governo britannico propose al governo francese un piano, articolato in quattro punti, inteso a dare una soluzione comune alla questione italiana creata dalla guerra incompiuta, dalla pace di Zurigo e dalTafEermarsi del programma di annessioni, e da quel momento, a Torino e non solo a Torino, era aumentata la tensione degli animi in attesa della risposta favorevole di Parigi, che avrebbe confortato le speranze di una rapida e definitiva soluzione dei problemi italiani. Finalmente il 31 gennaio Mas­sari potè annotare la notizia dell'accettazione francese, inviata dal nuovo ministro degli Esteri, Thouvenel, al rappresentante francese a Torino: Talleyrand. oggi ha comunicato dispaccio Thouvenel che non accetta le proposte inglesi. [...] Magnifiche nuove. Proprio le cose vanno troppo bene .40) Quel non è sicuramente sfuggito alla penna del diarista: innanzi tutto perché in verità Thouvenel aveva accettato, pur con alcune riserve, il piano inglese,41' e inoltre perché la non accettazione francese, tanto te­muta, non avrebbe di certo destato l'esultanza con cui Massari commentò la notizia, essendo egli ben consapevole che soltanto una comune volontà anglo-francese avrebbe garantito l'auspicata soluzione del problema delle annessioni, ormai maturo.
Due parole, infine, sulla prefazione che la Morelli ha premesso, a coronamento dell'opera compiuta, per indicare allo studioso i principali fili narrativi con cui quel diario è intessuto. Con la sicura padronanza del testo, acquisita nella trascrizione del difficile manoscritto, ha saputo redigere quelle pagine introduttive restando concretamente ancorata alla realtà raffigurata nelle annotazioni giornaliere del diario, senza abbando­narsi alla suggestione dell'enfasi retorica: infatti in quella miriade di per­sonaggi e incontri e conversari, in quella selva di opinioni e commenti, di giudizi e previsioni, ha intelligentemente selezionato, e sistemato in
*> G. MASSARI, Diario, ediz. Morelli, p. 477.
4B Dispacci di Thouvenel a Persigny, 27 gennaio 1860, in R. CIAMPINI, II '59 toscano. Lettere e documenti inediti, Firenze, 1958, p. 378 e sgg.; a Talleyrand, 29 gennaio e a Mosbourg, 31 gennaio, in Le relazioni diplomatiche tra la Vrancia e il Granducato di Toscana. Ili serie: 1848-1860, voi. Ili, a cura di A. SAITTA, Roma, 1959, pp. 405-408 e nota.