Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storiografia. Secolo XIX
anno <1995>   pagina <569>
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E. Morelli e il Diario Farini
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una crisi di governo, a manifestare un atteggiamento generalmente favore­vole agli uomini della Sinistra e avverso ai moderati.
Si tocca qui l'aspetto del diario che è stato maggiormente sfruttato, fino a tempi recenti, dagli studiosi dell'Italia liberale: quello relativo alla storia dei partiti politici. Ora, come dirò in seguito, quella fonte viene utilizzata anche per un altro aspetto, più legato alla storia delle istitu­zioni, ma ritengo che ancora molto si possa ricavare dal diario Farini per lo studio dei partiti e dei gruppi politici, come, per fare qui soltanto un esempio, per quella storia del partito di Corte o dei partiti di Corte, che sarebbe ora di scrivere con ampiezza e profondità, utilizzando, tra l'altro, fondi che ora si trovano neU'Archivio Centrale dello Stato.n)
Emilia Morelli ha scritto che Domenico Farini fu politicamente cri-spino 13> ed ha sostanzialmente ragione; ma non dobbiamo dimenticare espressioni e comportamenti di lui in favore di altri esponenti della Sini­stra anche in momenti nei quali Crispi li osteggia.
Penso, ad esempio, al rapporto di Farini con Giovanni Nicotera, che mi sembra piuttosto forte e duraturo. Il carteggio fra i due nel 1874-1875 mostra un legame politico molto più stretto < quello, pure esi­stente, che congiunge entrambi a Francesco Crispi.14) È possibile che vi sia stato successivamente un allentamento di quello stretto legame e che, al tempo del primo grave conflitto tra Nicotera e Crispi nel 1877-1879, Farmi si sia avvicinato maggiormente a Crispi; * è però da supporre che al tempo della Pentarchia abbia avuto una pausa il contrasto fra i due leaders meridionali; certo è che il diario del 1890-1894 mostra un Farini
Non mi riferisco soltanto a qualche archivio personale pervenuto recentemente att'A.CS., come il fondo Pelloux, ma pure agli archivi della Real Casa versati dalla Presidenza della Repubblica.
*3> E. M., Il diario, eit., p. 7 (lo possiamo ritenere Crispino, più che uomo di sinistra).
M> Tu devi ritornare alla Camera scriveva Nicotera a Farina, da Napoli, il 14 luglio 1874 . Sei necessario, e non ti faccio un complimento. Vedrai che le nuove elezioni ci daranno ragione, e non saremo più soli ; e da Roma, il 23 ago­sto [1875?]: Vidi Crispi avantieri a Napoli, e promise a me che avrebbe visto il Mancini. Crispi è con noi. E tu ben dici che dobbiamo coltivare il Crispi (M.C.R.R. [MUSEO CENTRALE DEL RISORGIMENTO. ROMA], b. 282, fase. 78, n. 2, e fase. 79, n. 11).
* Uno scambio di lettere del 1880 fa pensare ad un precedente distacco di Farini dal gruppo nicoterino: Ti sono leaHssimo amico scriveva Nicotera a Fa­rini, da Roma, il 23 marzo 1880 e, nella questione della presidenza della Camera, io e i miei amici voteremo per te; e Farini, nello stesso giorno, rispondeva: Caro Nicotera, anche nei giorni in coi qualche differenza di giudizio .politico d ha sepa­rati, io non ho punto dubitato della tua amicizia {l'originale della lettera di Nico­tera e la copia della risposta di Farmi sono in M.C.R.R., b. 282, fase. 81, n. 12).