Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storiografia. Secolo XIX
anno
<
1995
>
pagina
<
572
>
572
Fausto Forni
sidera debolezze esecrande anche nei confronti di clericali.21*
Saluta con gioia il ritorno di Crispi nel 1893 (e vede con piacere il riavvicinamento di Nicotera), ma deplora il carattere eclettico del Ministero e non nasconde la propria avversione nei confronti dei ministri moderati n) e per alcuni atteggiamenti conciliatoristi di Crispi fra il 1894 e il 1895,P
Vorrebbe, nel marzo 1896, che il governo Crispi non desse le dimissioni e poi spera che il successore sia Saracco,245 non nascondendo la pro-
Fondo del culto, come avevano deliberato Chimirri e Luzzatti. Siamo alle solite; questi liberali non osano ciò che i conservatori Iste'], Così Brin sceglie E. Visconti Venosta per arbitro italiano nella questione di Behring. Strana scelta! Pare che questi nostri uomini di cosidetjta sinistra, si industrino a curare e mettere in mostra i loro successori di destra; è una vera aberrazione! (23 agosto 1892, p. 123). Mi lagno con Bonacci per l'abbandono della soppressione del Fondo del culto. Risponde: " ZanardelH non la vuole [...] ". Ecco i dottrinari (11 sett. 1892, p. 126). Rassicurato appare invece il 20 dicembre dello stesso anno, quando, al moderato Biancheri che dice: Tutto va male; non si fa nulla di buono. Giolitti non ha più forza, sarà rimorchiato , Farmi risponde: Già dopo le elezioni si capiva che per durare doveva andare o a destra o a sinistra; egli ha scelto quest'ultima via: ecco tutto (p. 156).
21) Avendo appreso da Municchi, prefetto di Genova, il nome di un signore che era in prima linea ad accogliere le autorità dello Stato per le feste colombiane, esclama: " Allora è il capo dei clericali, almeno di una volta! ".EU prefetto; " Funge da presidente della deputazione (provinciale, ed è uomo ossequiosissimo al Re e alla dinastia ". Codesto prefetto panni assai leggiero: con codesti ossequiosissimi né lui, né io ci saremmo trovati a questa festa (8 sett. 1892, p. 124).
22) Testimonianza del risentimento di Farini contro chi gli è succeduto alla presidenza del Senato, ma anche della sua avversione alle posizioni politiche del moderato Saracco, influente ministro nei governi Crispi, è lo sfogo del 10 novembre 1899: Ho sudato anni ed anni alla presidenza dei due rami del Parlamento per impedire il trionfo di certe idee, ed oggi si surroga a me proprio lui, l'antesignano di codeste idee. L'antesignano del francofilismo, della politica casalinga, della diminuzione delle spese della guerra e della marina, dell'antigermanismo. È una vera aberrazione e il Pelloux se ne accorgerà a proprie spese (p. 1387).
23) Rinvio a diverse citazioni dal Diario di fine secolo in F. PONZI, Crispi e lo Stato di Milano , Milano, Giuffrè, 1965.
3*) Anche perciò condanna vivamente le riunioni di senatori durante la crisi: Tutti i movimenti, le agitazioni, le riunioni di senatori erano, lo dissero apertamente, fatte per impedire a lei dice a Saracco di fare un ministero (25 marzo 1896, p. 895); e a Codronchi: L'assemblea nostra si [è] messa su d'una via pericolosa , oltre che con il progetto di riforma del Senato antistatutaria e la ripulsa a scrutinio segreto ài quattro senatori, con la riunione [plenaria tenuta nei giorni della crisi per influire sulla Corona Lllegittimanmente per la soluzione della stessa (28 marzo 1896, p. 900); e a Crispi; L'agitazione del Senato in pubblica seduta, rispecchiò gli intenti di quella privata colla quale si volle impedire che 8 Saracco riuscisse a costituire un ministero quando parve o si credette avere avuto dal Re l'incarico (2 apr. 1896, ,p. 905).