Rassegna storica del Risorgimento

Emilia Morelli
anno <1995>   pagina <604>
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604 Fuori d'Italia: il ricordo di colleghi e allievi
borsa di studio, affinché io non dovessi lasciare l'Italia interrompendo le mie ricerche intervenne personalmente per assicurarmi un prolungamento di soggiorno presso l'Istituto di Studi Storici di Napoli. Tornato in Giap­pone seguitò a fornirmi sempre tante agevolazioni per facilitare la mia partecipazione ai convegni di storia del Risorgimento che si tenevano in Italia. Pochi anni fa venne in Giappone per essere presente a un conve­gno italo-giapponese di storia moderna organizzato a Tokyo. Partecipò a tutti i lavori e profittando di una giornata libera, anziché riposarsi, venne a casa mia, sottoponendosi a uno scomodo viaggio, per fare visita a mia madre malata. Come dimenticarlo? Così i miei ricordi di lei diventano innumerevoli.
Quando le ho mandato una copia di un mio libro appena pubblicato in Giappone, nel novembre scorso, me ne ha chiesto il riassunto in ita­liano per farlo recensire su una rivista italiana. Mi sembrò un onore troppo grande. Le spiegai che per le mie ricerche utilizzavo l'edizione da lei curata del Diario di fine secolo di Domenico Farini. Le dissi che le avrei dedicato il libro che avevo in preparazione e che in un futuro non lontano sarei tornato alle ricerche su Mazzini da cui avevo comin­ciato sotto la sua guida.
Non dimenticherò mai l'ultima volta che ci siamo visti, nel corso di un convegno di studi storici a Bari, ai cui lavori, seduta come al solito in prima fila, partecipava instancabilmente. Andando a salutarla le dissi: arrivederci presto. Mi guardò con una espressione di sorpresa sul volto un po' affaticato che ancora vedo perfettamente.
Professoressa Morelli, signorina Morelli! Scrivo queste righe in Giap­pone contemplando la sua fotografia sul mio tavolo da lavoro e rian­dando col pensiero alla sua indimenticata visita qui nella mia casa. Lei è stata e sarà sempre la mia suprema maestra, non soltanto per i miei studi ma anche per la mia vita. Sono veramente desolato di non poter compiere il voto di invitarla in Giappone di nuovo solo per esprimerle la mia infinita gratitudine. Non ho potuto adempiere alla promessa di inviarle il mio prossimo libro a lei dedicato. Perdonami! Ma glielo por­terò sicuramente a Teglio, appena lo avrò pubblicato. E ricorderò e ri­corderemo insieme con la mia famiglia il 2 novembre, giorno del suo compleanno, e il 13 gennaio, data della sua scomparsa. E giuro che sono e sarò sempre il suo fedele allievo.
FUSATOSHI FujISAWÀ