Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Napoli. Storiografia. Secolo XIX
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1996
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Girolamo Addeo
1 problemi tra realtà e idealità. Nell'aflrontare Ì problemi dell'organizzazione del nuovo Stato, VEstemporaneo concentrò l'attenzione su alcuni ritenuti vitali; quello delle insorgenze, delle finanze con il connesso riordinamento dei Bandii, della eversione feudale, e della pubblica istruzione; ma senza tralasciare quanti altri si presentavano al suo osservatorio. Seguì, ad esempio, le incursioni e gli spauracchi dei ladri di mare gl'inglesi che per la sistematicità della loro presenza nelle acque territoriali della Repubblica, con disonorevoli incursioni lungo le coste tirreniche, si erano guadagnato l'epiteto di orologio di mare ; l'organizzazione delle truppe repubblicane, della Guardia Nazionale e dei corpi volontari.85
Riferì sulle vicende della Deputazione inviata al Direttorio francese a Parigi per sollecitare il riconoscimento, almeno come principio, dell'indipendenza della Repubblica napoletana e l'assicurazione di alcune facilitazioni per fronteggiare la grave crisi interna. La Deputazione, si affermava, era stata ricevuta, ma in forma privata, proprio perché rappresentativa di una Repubblica non riconosciuta ed il suo ritorno improvviso qui la distorsione non era dovuto a brusco congedo, ma ad una libera scelta dei suoi componenti .9)
Fornì notizie su avvenimenti militari; sul comportamento dei due cardinali che, allora, dominavano la scena; lo scomunicato Fabrizio Ruffo e Giuseppe Maria Zurlo che collaborava al consolidamento della Repubblica come dimostrava anche con l'avocazione a sé del cosidetto caso dei cospiratori contro la Repubblica.10) Informò della proibizione dell'* osceno libro della Teresa Filosofa; dell'azione degli ecclesiastici che predicavano a vantaggio della Repubblica.n) Erano, però, tutti questi, accenni piuttosto sparuti e scarni, offerti quasi in punta di penna.
*> Ivi, n. 2, 6 apr., p. 108 cui segue la relazione di Ettore Carafa della conquista di Trani, ad opera degli allievi della Libertà Napoletana i quali han mostrato che anche essi avevano una patria. Gfr. il testo originale in Atti, Leggi, Proclami ed altre Carte della Repubblica napoletana 1798-1799, a cura di M. BATTAGLINI, si., Edit. Meridionale, 1983, voi. II, pp. 1440.
*> Giornale, n. 4, 20 apr., p. 122; e, compiutamente, B. CROCE, La Deputazione della Repubblica napoletana al Direttorio francese, in La Rivoluzione napoletana del 1799, Bari, Laterza, 1968, pp. 278-330.
io) Giornale, n. 5, 27 apr., cit., p. 134. H Ruffo era un generale Cucuzza in primo, seguito, nel Veneto, dal cardinale Alessandro Mattei. Sicché si commentava in questa stagione le zucche di Spagna vanno a buon prezzo . Per Zurlo, cfr. ivi, n. 8, 18 maggio, p. 163 e, per al contrasto con il Ruffo, C. CARISTIA, Riflessi politici del Giansenismo italiano, Napoli, Morano, 1965, pp. 246-249 e la bibliografia alla nt. 28.
u> Giornale, n. 8, cit., p. 163, e n. 9, cit., ip. 176. Sul Clero, in generale, cfr. D. AMBRASI, Il Clero di Napoli tra Rivoluzione e Reazione, in Campania Sacra, n. 2, pp. 52-81 con riferimenti agli studi precedenti. Per provvedimenti e documenti specifici, cfr. Atti, cit., voi. II, pp. 1210-1277.