Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Napoli. Storiografia. Secolo XIX
anno <1996>   pagina <12>
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Girolamo Addeo
tanto per i suoi meriti culturali o giornalistici, ovvero per essere l'in­carnazione dell'uomo che si fa da sé, ma per la sua francofilia, contro rarroganza dell'Inghilterra, la quale, peraltro, aveva sempre cercato di tenere in catene la sua patria. Giorgio Washington e Giovanni Adams erano gli animali selvaggi di frankliana memoria che, contrari all'ideo­logia giacobina, avevano sempre osteggiato i rapporti con la Francia, dalla quale gli Stati Uniti avevano ricevuto aiuti per la loro indipendenza, e con la quale occorreva mantenere ben saldi i legami.
I riferimenti alla realtà napoletana si coglievano da sé, e meglio ancora si precisavano in un piacevole aneddoto sempre riferito al filosofo di Filadelfia, che ben poteva recare il titolo di Fischietto di Franklin . All'età di sette anni, con i propri risparmi, aveva acquistato, per mero divertimento, un fischietto. Rimproverato dai fratelli e dalle sorelle per­ché aveva pagato quattro volte più del dovere il suo trastullo, fasti­dioso, tra l'altro, a tutta la famiglia, ne rimase mortificato. Convinto dalla lezione, promise di non impiegare più i suoi risparmi inutilmente; ed ogni volta che ne era tentato ripeteva a se stesso: non pagar caro il tuo fischietto . Divenuto adulto, osservando le azioni degli uomini, si era convinto che molti altri pagavano caro il loro fischietto. V'era chi sacrificava la dignità ed i comodi della vita per inseguire i falsi onori delle corti; chi scioccamente intrigava per carpire il favore popolare; chi mortificava Ì propri interessi per follia; e chi la stima pubblica per accumulare inutilmente ricchezze. L'aneddoto, qui, ovviamente, non ser­viva la curiosità dei lettori, ma ad esempio di scelta di vita.
Perché sacrificarsi per il falso onore di una vita di corte; ovvero, a Napoli, per la follia del suo ritorno? Il Franklin concludeva: se io vedevo una dolce ed amabile fanciulla maritata ad un uomo di carattere duro, e brutale: ahimé, io diceva, quanto paga caro il suo fischietto! .23) E non era stata la nazione napoletana dolce ed amabile maritata ad un uomo spettro portentoso ?
A Napoli il ricordo di Giuseppe Balsamo, universalmente conosciuto come Cagliostro chimico, medico, mago, profeta, inventore dell'elisir di lunga vita era rimasto sempre vivo e l'esercizio della sua arte magica vantava non pochi cultori. Nei pressi di Porta Capuana, durante una seduta di Cagliostri, era comparsa l'immagine di uno spettro porten­toso alla testa di un reggimento di larve. Per i connotati fisici una statura alta e magra, un grosso naso, e terribile, una fisionomia stupida, certe braccia ad uso di pertiche, e due gambe in forma di bastoni
s> Ivi, n. 4, cit., Aneddoti, pp. 128-129. Eccone qualche altro: un amico in povertà gli raccomandò che, superato il disagio , avrebbe dovuto restituire lo stesso denaro a qualcuno che si sarebbe tcovaito nelle stesse circostanze; .prefigu­randosi l'avvenire, diceva di voler essere rinchiuso in una botte ripiena dì spirito di vino e di essere liberato dopo cento anni per godere 11 piacere di trovarsi in compagnia di uomini virtuosi e liberi .