Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Napoli. Storiografia. Secolo XIX
anno <1996>   pagina <13>
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Giornale estemporaneo 13
[...] non vi fu difficoltà ad assimilarlo alla figura di Ferdinando IV, partito da galeoto alla testa delle sue truppe per l'effimera e nefasta avventura romana.24)
L'arguto umorismo dell'Estemporaneo non colpiva solo il sovrano. A Maria Carolina, affetta da continenza e idropisia, bisognevole di aria salu­bre, quella di Palermo era molto nociva. Sebbene se ne desiderasse, da più parti, la morte, per il bene della sua anima e la felicità dei popoli, sotto la correzione del dottissimo medico di corte, Giovanni Vivenzio, per riguardo al dovere di sopravvivere, suggeriva una cura dalla quale avrebbe potuto trarre grandissimo sollievo: applicare un piccolo eccitante, o cordiale sullo scrobiculo del cuore . Recipe adunque concludeva Maria Carolina, una dramma del Sangue purissimo del Principe Carlo versato nell'ultima sua vittoria, mescolato con quattro righe delle glo­riose gesta del General Laudon, distilla il tutto in una storta di vetro ben condizionata, affinché la parte spiritosa non si perda, e ne farai un'es­senza utilissima al bisogno. Se poi vuoi guarire perfettamente, aspetta gli ulteriori successi delle armate, e sarai salva .25)
Al cardinale Fabrizio Ruffo che dalla Calabria risaliva, alla ricon­quista del Regno, lo stivale, era riservato, come già ricordato, l'epiteto agro-alimentare di Cucuzza .26) Ad Antonio Micheroux era attribuito l'inganno di promettere eserciti celesti, essendo disgraziatamente finiti i terrestri .
A Venezia a scorno della sua attività diplomatica incaricato segretamente da Ferdinando di trattare la conciliazione con la Francia, era stato cornuto e battuto dalla moglie del Ministro Saleman [Lalle mand], suo interlocutore, perché la forlana che aveva scoperto le carte della trattativa nel gabinetto del marito, usato come alcova per un atto d'adulterio, ne informò Maria Carolina, della quale era delatrice, deter­minando tra i reali borbonici una zuffa a capelli .27)
Riguardoso, ovviamente, fu il periodico, con Carlo Lauberg, che, di-
24) Ivi, n. 5, cit., Lo Spettro Portentoso, pp. 135-136. Sul Balsamo, cr. F. BARBERI, Compendio della vita e delle gesta di Giuseppe Balzamo denominato il Conte Cagliostro che si è estratto dal processo contro di lui formato in Roma l'anno 1790 e che può servire di scorta per conoscere l'indole delle sette de' Uberi Mura­tori, Roma, 1791; nonché E. PETRACCONE, Cagliostro. Nella Storia e nella Leggenda, Roma, 1922.
2 Giornale, n. 5, cit., Nuovo Cordiale, pp. 141-142; analoghe prescrÌ2Ìoni erano riproposte nel 1820, cfr. G. ADDEO, La Stampa libellista, in La Libertà di stampa nel Nonimestre costituzionale a Napoli, 1820-21, in Arch. Storico "Province Napoletane, 1992, pp. 231-232,
W Giornale, n. 5, cit., p. 134.
W Ivi, n. 6, 4 mag., p. 143 e Aneddoto, pp. 146-147. Per riferimenti al tenta­tivo diplomatico, cfr. B. MARESCA, La pace del 1796 tra le Due Sicilie e la Francia, Napoli, Jovene, 1887.