Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Napoli. Storiografia. Secolo XIX
anno <1996>   pagina <14>
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Girolamo Addeo
messo dal governo, fu colpito da una campagna denigratoria ed infa­mante. Prontamente con un celioso articolo intervenne rintuzzando come immaginaria una delle tante calunnie, che, coralmente, si diffondeva per Napoli e, attraverso la stampa, in tutta Italia. Egli si diceva era stato arrestato con Tingente bottino delle sue ruberie che vantavano, tra l'altro, una ingente somma da duecento a quattro milioni di ducati. H Lauberg, notava YEstemporaneo, non aveva mai amministrato denaro pubblico, né le esauste casse della Repubblica consentivano una tale spoliazione. La voce era nata da un effetto della fisiologia carte­siana: il suono di pochi denari che, negli uffici delle imposizioni militari, contandosi e ricontandosi, si erano, oltre che moltiplicati, impressi nel cervello del Lauberg. Il quale, al momento dell'arresto, il 12 aprile, po­teva ben vantare la supposta appropriazione di ducati, ma solo mental­mente. A convincersi, avvalorando la favola, sarebbe bastato chiedere al Lauberg un prestito di ducati cartesiani e attendere che questi fossero corrisposti in abaco o in figura, giacché il suono non si può disgrazia­tamente inviare .28)
L'ammirazione per i giovani fu costante ed arricchì le pagine del periodico con note brillanti che incoraggiavano ad una esaltante emula­zione nel servire la patria. Il loro entusiasmo era testimoniato dalla generosità con cui, a Napoli e nelle province, si arruolavano nella Guar­dia Nazionale e nella Truppa di linea, trascinati, oltre che dall'esempio della gioventù francese, dal fervore di Francesco Pignatelli, giovane guerriero , che già mostrava i talenti e l'intrepidezza di un vecchio militare .
Le attese dell'oggi e le speranze del domani erano espresse, con ac­corato vigore, in ima mirabile pagina di patriottismo nazionale che rap­presentò come un inno alla gioventù meridionale.
Giovani repubblicani, voi siete la speranza della patria, voi dovete fon­dare la nostra Repubblica, ed assicurare 1 suoi destini. Il vostro cuore è puro; i vostri pensieri sono fervidi, e grandi. Voi non conoscete quel vile timore che è sempre l'effetto di una servile educazione. Voi soli potete avvezzarvi a quella vita dura e laboriosa necessaria per le grandi imprese. Cosa si può sperare da un uomo ammollito dall'ozio, e corrotto dal piacere? Questi uo­mini palpitano sempre, ed altro non desiderano che una quiete, qualunque essa sia, per ritornar di nuovo nel seno della loro mollezza. Ma tu, fervida gio­ventù, tu senti i nobili stimoli della gloria, tu sei animata dall'emulazione, tu conosci una patria e tu non guardi ai pericoli, quando si tratta di stabilire
2) Giornale, n. 4, cit., pp. 119-120. Sul Lauberg, cfr. B. CROCE, La Vita di un rivoluzionario, in Aneddoti di Avventure, di Fede e di Passione, Bara, Laterza, 1953, pp. 365-439; e IDEM, La Rivoluzione, cit., p. 325 in cui, con una lettera di F. Ciak e C. Bawbelli, si riferisce che la calunnia sciocchissima accusa era giunta ad attribuire al Lauberg l'uso di falsi pesi iper pesare i metalli (preziosi dei con­tribuenti .