Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Napoli. Storiografia. Secolo XIX
anno
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1996
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pagina
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15
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Giornale estemporaneo 1*
la sua indipendenza, e di assicurarle un posto tra le nazioni più illustri d'Europa.
Riunitevi adunque, bravi giovani, fra di voi; impugnate lo stendardo della libertà napolitana; mettete alla vostra testa quel giovine che sarà il primo per lo suo coraggio, e per lo suo entusiasmo; andate nei dipartimenti; chi sarà quel giovine insensibile che al vostro esempio non si riunirà a voi? richiamate grinsurgenti alla ragione, e ad i veri sentimenti patrj; non è forse alieno dai veri principj la seduzione; essi non saranno sordi alle vostre voci, e faranno a gara per riunirsi a voi. Tranne alcuni pochi seduttori, l'animo degli insur-genti può farli traviare, ma il vostro esempio li richiama alla patria, e il loro coraggio li renderà degni del -loro ritorno.
Ma soprattutto, bravi giovani, obliate le gelosie provinciali, i nomi di partiti; uno è il paese di tutti, uno il partito comune, la patria. Disprezzate quelle piccole distinzioni che servono a mettere la discordia fra di voi, e che la tirannia ha immaginate per incatenare gli uomini gli uni cogli altri, e tenerli così tutti avvinti ai suoi piedi. Sia il primo tra di voi chi sarà il primo tra i pericoli, ed il primo nella strada della gloria. Le distinzioni sieno figlie delle azioni, e sieno chiamati a dirigervi coloro che vi hanno diretto col fatto, precedendovi nei disagi, e guidandovi alle illustri imprese.
Giovani napolitani, l'Italia ha i suoi sguardi sopra di voi; prevenuta in favor vostro, attende con impazienza il racconto delle vostre gesta, e vuol vedere i frutti del vostro coraggio .29)
Conclusione. Come si sarà notato il periodico, nato per iniziativa privata, come gran parte dei periodici fioriti nel semestre repubblicano, fu, per alcuni aspetti, più filogovernativo del Monitore o del Corriere di Napoli e di Sicilia, finanziato direttamente dal governo, ma per altri, propositivamente più avanzato, pur senza mai giungere ad un radicalismo estremo, come pur faceva supporre l'identità di vedute con Giuseppe Cestari, ad esempio, per l'abolizione della feudalità.
Tale posizione, più che favorire, ha vanificato il tentativo di individuare il possibile redattore od il gruppo politico di cui poteva essere diretta espressione. Per un momento si era avvertita la possibilità di limitare l'area di ricerca ad ambienti vicini alla Società Patriottica Napoletana degli Amici della Legge di cui fu presidente Francesco Saverio Salii, per la circostanza che questa era salutata per le sue grandiose vedute per lo bene della Patria e per l'annuncio, non riferito dalla stampa coeva, della pubblicazione dell'atto costitutivo della Società, redatto da Girolamo Arcovito.30*
L'esame dell'atteggiamento di radicalismo estremo e via via di terrorismo antistatale assunto dagli amici della legge, ci ha ricondotti, però, al punto di partenza
W. Giornale, n. 6, cit., pp. 145-146. L'acconto contro lo straniero era così concluso; Andate, che vincerete sicuramente; obbligherete l'inglese ad uscire dai vostri mari; ed il freddo alemanno ritornerà vergognoso nel suo gelato settentrione*.
*D Ivi, n. 9, 21 mag., p. 172. Per una puntuale sintesi dell'attività della Società, cfr. Cuoco, cit, pp. 241-242 e COLLETTA, cit., voi. II, pp. 28-29.