Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Francia. Storiografia. Secolo XIX
anno <1996>   pagina <17>
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LA DOMENICA: UN GIORNALE ITALIANO B NELLA PARIGI TARDO CONSOLARE I
Il 3 luglio 1803 usciva a Parigi il primo numero de La Domenica. Giornale letterario-politico. Un breve ma significativo Prospetto apriva il foglio e spiegava i motivi che avevano portato alla sua nascita: La Francia e l'Italia sempre più. prossime fra loro, e per così dire insieme legate per tanti titoli, mancan finora di un Foglio Periodico che faccia reciprocamente conoscere i progressi dell'ingegno umano, e di tutto quello che tende a promovere e stabilire i vantaggi sociali .1)
Il testo proseguiva con un apprezzamento del peso demografico, del­l'unità di governo, della ricchezza di rapporti commerciali e politici, in breve, della sensibile preponderanza della Francia; ma, compiuto que­sto doveroso riconoscimento di una peraltro innegabile influenza politica, si affrettava subito a chiarire che sono bene nell'inganno coloro che opinano che l'Italia scarseggi di rari ingegni e di cognizioni . Se dunque la realtà politica della penisola italiana era incontestabilmente più de­bole ed eterogenea rispetto a quella della potente vicina, tuttavia, le Scienze, le Lettere, e singolarmente le Belle Arti vi si coltivano tuttora a modo che d'util sommo può ritornare ai Vicini distinguer quanto vi si pubblica degno d'elogio e d'osservazione .
Riportando così sul piano prettamente culturale il confronto e il dialogo tra la Francia consolare e il mondo italiano,2* i redattori della Domenica si prefiggevano un'ambiziosa operazione, che sarebbe stata peral­tro condotta con equilibrio e senza pedanteria: una società di persone colte , così essi si definivano, s'è proposta di toglier sìmil difetto. Risiedendo a Parigi, essa è più a portata di raccogliere d'ogni parte le
*> La Domenica. Giornale letterario-politico, a. I, n. 1, 3 luglio 1803.
2) L'iniziativa è una testimonianza di quella ripresa del giornalismo letterario che, come scrive Carlo Capra, parallelamente all'eclissi del dibattito politico, fu una carat­teristica dell'età napoleonica (CARLO CAPRA, Il giornalismo nell'età rivoluzionaria e napoleonica, in La stampa italiana dal '500 all'ZOO, a cura di VALERIO CASTRONOVO, NICOLA TRANFAGLIA, Roma-Bari, 1980, p. 507).