Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Francia. Storiografia. Secolo XIX
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Arianna Arisi Rota
delle Relazioni Estere della Repubblica Italiana,150 i cui fondi furono sempre molto limitati.
Nel 1804 il foglio aveva tra l'altro perduto un collaboratore: Giuseppe Tambroni aveva infatti lasciato gli uffici parigini per svolgere una missione per il quale Marescalchi lo aveva caldamente raccomandato al riluttante Melzi, cioè il recupero delle carte che l'Austria aveva portato via da Venezia dopo Campoformio, e che ora avrebbe dovuto restituire in base alla pace di Lunéville.
Nella Parigi ormai divenuta imperiale, La Domenica aveva con ogni probabilità perso il proprio spazio di riferimento: un anno più tardi, e con altro impianto, il suo posto sarebbe stato preso dal Corriere d'Italia sotto il controllo dell'influente Aldini. La sua breve vita offre comunque una vivace testimonianza dell'impegno giornalistico di quel ceto di letterati-impiegati tipico della burocrazia napoleonica, negli anni di transizione verso il regime imperiale.2
La vicenda de La Domenica restò una breve esperienza nel panorama giornalistico della Parigi napoleonica: è tuttavia interessante confrontarla con quella di altre due testate,21) collegate con il Ministero degli Esteri francese, che avevano visto la luce nella capitale nello stesso periodo del giornale letterario-politico italiano.
Il 27 ottobre 1802 aveva infatti iniziato le pubblicazioni The Argus, or London Review'd in Paris, una gazzetta trisettimanale il cui titolo era preso in prestito àsiNArgus pubblicato a Londra da Sampson Parry. Dietro VArgus parigino vi era il Dipartimento degli Esteri francese o, meglio, un singolare personaggio che, al suo interno, senza essere né un impiegato né inserito nella carriera diplomatica, svolse la funzione di pubblicista con il beneplacito di Talleyrand e dello stesso Bonaparte, al quale il ministro lo aveva presentato.
J9) Nella documentazione d'archivio del ministero non ho trovato indicazioni in merito.
Quanto a Buttura e Tambroni, le loro carriere al servizio del Ministero degli Esteri erano destinate a proseguire. Buttura, infatti, alla proclamazione del Regno d'Italia, divenne jptowcollista nella iprima divisione a Parigi; nel 1812 venne poi nominato console a Fiume, carica che tenne fino all'occupazione inglese dell'agosto 1813. Tambroni passò invece più precocemente dal ruolo impiegatizio alla carriera diplomatico-consolare: fu infatti nominato nel 1809 console del Regno a Livorno, sede che lasciò nel 1811 per quella di Civitavecchia.
2n Vd. Histoire generale de la presse jranqaise, Tome I, Des origines à 1814, Paris, 1969, p. 558. Vd. anche ROBERT HOLTMAN, Napoleonic Propaganda, Baton Rouge, 1950, ,pp. 69-70. Holtman definisce le due testate semiofficial papers .
22) Usciva il lunedì, di mercoledì e il sabato. Per questo, forse, gli autori del giornale italiano scelsero poi la domenica.