Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Friuli. Modernismo
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1996
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Pietro Zovatto
slavia: Storia politica, letteraria ed artistica della Jugoslavia nel 1940, in cui per ogni popolo slavo del sud, sloveni, croati, serbi e montenegrini, offre uno scarno ma essenziale profilo della storia, della letteratura, della pittura, della scultura, dell'architettura e musica. Non si tratta tanto di una storia événementielle a grandi linee, ma di un profilo asciutto riguardante Vhtstoire de la civilisation di questo mosaico di popoli, slavi del sud della penisola balcanica.
Altre opere furono tradotte dal Trinko, dal russo, dal polacco e dal ceco, sempre con la consueta meticolosità di appassionato ricercatore della dignità del testo tradotto, sicché l'immagine dell'universo culturale slavo in generale prendeva sempre più consistenza presso il versante latino.
Della sua presenza nel mondo culturale europeo se ne avvide un grande linguista, Baudouin de Courtenay,S) che a lui si rivolse per essere informato sul dialetto resiano della Carnia e del Canal del Ferro.
2. CELSO COSTANTINI. Accanto ad un Ellero dalle grandi intuizioni, ad un Trinko mediatore della cultura slava in Italia, si presenta Celso Costantini,9* di Castions, nei pressi di Pordenone, città che completa con Udine l'ambiente culturale ecclesiastico del Friuli. Egli, divenuto cardinale con Pio XII, all'alba del nostro secolo pubblica un fasci-coletto I doveri del clero al principio del secolo XX (1901). In una prospettiva di equilibrio tra vetera et nova sembra commisurare un rapporto guardingo, seppur cautamente aperto, tra fede e ragione, tra conservazione e progresso. Considera superata una immagine di sacerdote che sia frettoloso custode di un museo , divenuto rappresentante di un miserevole anacronismo , cioè di un prete chiuso in sacrestia. Questi ecclesiastici gente fossile non sensibili alle istanze del progresso moderno meritano un pietoso silenzio. Agli occhi del Costantini la Chiesa diventa una realtà vitale dalle componenti armoniche ed equilibrate.
La Chiesa scrive il Costantini è un immenso organismo, in cui v'è mia circolazione di sangue sempre nuovo come l'eternità, sempre inesausto come l'infinito; un organismo in cui l'equilibrio tra la forza centripeta e centrifuga
*> I. TRINKO, Gli studi di Baudouin de Courtenay sui dialetti sloveni del Friuli, in Atti dell'Accademia di Udine, s. III, voi. XIII, 1904-1905, pp. 85-94.
" Sul Costantini due monografie vanno segnalate: R. SIMONATO, Celso Costantini tra rinnovamento cattolico in Italia e le nuove missioni in Cina, Pordenone, 1985 e G. BUTTURDNI, Alle origini del Concilio Vaticano II. Una proposta di Celso Costantini, Pordenone, 1988. La due ricerche evidenziano una tesi comune: l'assillo dell'adattamento alla civiltà cinese, la prima, e alla cultura moderna, la seconda, pur nella salvaguardia della integrità del dato rivelato cristiano.