Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Friuli. Modernismo
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1996
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G, Ellero e il modernismo nel Friuli
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stesso era andato maturando e la simultanea reazione elleriana alla condanna pontificia di questo movimento. Al decreto Lamentabili l'Ellero presenta una obbedienza con umiltà di spirito e con prontezza di volontà in modo di non resistere all'episcopato per essere così soggetti a Dio medesimo .2S)
Questa sottomissione non di ordine intellettuale, ma di carattere ascetico era quasi neutralizzata dal titolo II nuovo Sillabo che per gli intellettuali, sia non cattolici che cattolici, significava un atto ufficiale della S. Sede di natura marcatamente reazionaria e frenante l'evolversi del progresso moderno.
Con lucidità l'Ellero sottolinea le nuove profonde scissioni che il documento provocherà nel mondo cattolico: da una parte ci saranno i conservatori assoluti che prenderanno lo spunto per raccogliere sassi da lapidare i fratelli alimentando le polemiche casalinghe all'interno del mondo cattolico. Al lato opposto si schiereranno i progressisti all'impazzata che per l'Ellero possiedono un metodo simile ai conservatori, cioè un grande zelo passionale, e piegheranno il decreto papale a interpretazioni di parte. Collocate tra i due estremi si situano le grandi schiere cattoliche che lavorano nel silenzio e con obbedienza illimitata [...]. Continueranno sereni a studiare.26*
Quando l'Ellero tenta di enucleare la nozione di modernismo trova una definizione sfumata e capace di rendere la complessità della materia: Nome fatto a maglia perché si allarghi a ricevere tutto ciò che piace a chi vuole adoperarlo . Intorno a questa designazione s'era formata una progressiva confusione, La confusione consiste proprio nell'abuso dell'appellazione di modernismo, aggruppando sotto di essa movimenti e tendenze ottime, quali sono quelle rappresentate dal libro di Delehaye, e movimenti e tendenze eccessive quali sono quelle rappresentate dagli altri due (Loisy e Le Roy) .27>
25) G. ELLERO, Il nuovo Sillabo, in L'avvenire d'Italia, 22 luglio 1907, e IDEM, Cronaca del Seminario Arcivescovile di Udine (1902-1924), a cura di L. Negrisin, Udine, 1986, p. 48.
W Ibidem. Questo triplice atteggiamento eUeriano nei riguardi del modernismo si ritrova presso uno studioso di questo movimento, E. Poulat, che distingue gli aderenti al modernismo; gli oppositori, cioè i reazionari, e quelli che stavano nel mezzo, a doro modo novatori, come Lagrange, Batiffoi, Blondel, i quali pur essendo a servizio -dell'ortodossia si sentivano coinvolti nella stessa riprovazione; cfr. E. Pou-LAT, Storia, dogma e critica nella crisi modernista, Brescia, 1967, p. 15.
Sull'atteggiamento culturale cattolico italiano di fronte al modernismo, dir. A. GIOVÀGNOLI, Cultura cattolica e crisi modernista, in La Chiesa e la società industriale, óx., pp. 247-269; si veda inoltre P. SCOPPOLA, Crisi modernista cattolica in Italia, Bologna, 1961, e IDEM, Coscienza religiosa e democrazia, Bologna, 1966.
27) G. ELLERO, La crisi religiosa, in L'avvenire d'Italia, 23 settembre 1907.