Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Friuli. Modernismo
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1996
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Pietro Zovatto
Il riferimento alle Leggende agiografiche del Delehaye, per l'Ellero, portava più che risultati concreti alla istituzionalizzazione di un metodo critico universalmente estensibile; mentre L'Evangile et VEglise (1902) e Autour d'un petit livre (1903) di Loisy e Qu-est-ce qu'un dogme di Le Roy esprimevano tendenze eccessive .M) E l'Ellero quando parla di eccesso di tendenza non intende punto il metodo critico-storico, quanto piuttosto gli orientamenti filosofico-religiosi che hanno determinato taluni metodi della critica di tendenza radicale. Per l'Ellero si tratta di un distinguo essenziale quello che è volto a tener separato il metodo dal contesto ideologico che lo accompagna. Secondo l'Ellero il papa lancia i suoi anatemi su questi contesti, cioè eccessive tendenze che hanno implicanze ideologiche, senza toccare il metodo critico tout court.
Anche se questa distinzione era volta a salvaguardare la metodologia scientifica dalla ispirazione ideologica, l'Ellero non avvertiva che la condanna di una debordante tendenza filosofica o religiosa perciò stesso coinvolgeva per una logica intrinseca l'esclusione della rispettiva metodologia. Continuando su questa posizione volendo ad ogni costo salvaguardare lo statuto scientifico delle discipline ecclesiastiche attraverso il metodo critico applicato alla storia della Chiesa, alla teologia, alla esegesi biblica, incerto nell'ammettere il nesso inscindibile tra contesto ideologico e metodo, sostiene che la Chiesa non vuole bandire i nuovi metodi della critica, ma una loro errata applicazione.
Difficilmente queste distinzioni didatticamente opportune potevano essere recepite dalla Vascendi che definiva il movimento modernista come sintesi di tutte le eresie (n. 107) riprendendo e facendo propria quella del gesuita Enrico Rosa che dalle colonne della Civiltà Cattolica l'aveva definito collezione e raccolta di tutte le eresie . La Vascendi sentenziava categorica:
Ora, se quasi con un solo sguardo abbracciamo l'intero sistema, nessuno si stupirà se Noi lo definiamo con raffermare che esso è la sintesi di tutte le eresie. Certo se taluno si fosse proposto di concentrare quasi il succo ed il sangue di quanti errori circa la fede esistettero fino ad ora, non avrebbe mai potuto riuscire a far meglio di quel che han fatto i modernisti. Questi anzi tanto più oltre si spinsero che, come già osservammo, non hanno distrutto solo il cattolicesimo, ma ogni qualsiasi religione. Ecco il perché del plauso dei razionalisti; ecco perché coloro, che fra i razionalisti parlano più franco ed aperto, si rallegrano di non aver alleati più efficaci dei modernisti.29)
W G. ELLERO, Cronaca del Seminario Arcivescovile di Udine, cit., pp. 49-50. Le Roy condannato più volte dall'Indice si sottomise rispettosamente ogni volta,
W Pio X, Enciclica Trascendi , con prefazione del p. Enrico Rosa S. I., Roma, 1928, n. 107, pp. 147-149, ove nel testo latino si afferma: Iam systema universum uno quasi obtutu respiciemtes, nemo rniraibitur si sic illud definimus, ut