Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Friuli. Modernismo
anno <1996>   pagina <49>
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LIBRI E PERIODICI
AA.W., L'Archivio centrale dello Stato, 1953-1993, a cura di MARIO SERIO, prefazione di Giovanni Spadolini; Roma, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Ufficio Centrale per i Beni Archivistici, 1993, in 8, pp. 611. S.p.
Il presente volume, avverte Mario Serio (p. 3), trae origine da due eventi concomitanti: il primo è rappresentato dal 40 anniversatrio dell'Archivio cen­trale dello Stato, da quando fu costituito come istituto a sé stante, con una propria sede all'EUR; il secondo, dalla realizzazione del progetto di adeguamento funzionale dei servizi al pubblico (sala studio, biblioteca e sala convegni) .
L'Archivio Centrale dello Stato fu costituito in istituto autonomo, ben di­stinto dall'Archivio di Stato di Roma, in virtù della legge 13 aprile 1953, n. 340, Modificazioni alla legge 22 dicembre 1939, n. 2006, sugli archivi di Stato. Altra tappa legislativa fondamentale fu la creazione nel 1975, per merito precipuo di Giovanni Spadolini, del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, di cui gli Archivi entrarono a far parte dopo un secolo di appartenenza al Ministero del­l'Interno, al quale li aveva assegnati l'allora responsabile di quest'ultimo dica­stero, il senatore Girolamo Cantelli.
Ripercorrono le vicende interne dell'Archivio e del suo patrimonio cul­turale in questo quarantennio, oltre a Serio, Patrizia Ferrara, Marina Giannetto, Aldo G. Ricci, Luisa Montevecchi, Eugenia Nieddu, Monica Pignatta Morano e Giovanna Tosarti. In particolare, la Tosatti ricostruisce il passaggio Dall'Ar­chivio del Regno all'Archivio centrale dello Stato: l'Istituto e la sua sede, pp. 319-344, dominato dalle figure di Enrico De Paoli, Ernesto Ovidi ed Eugenio Casanova, e la Ferrara studia L'Archivio centrale dello Stato: storia interna e attività, pp. 173-214, utilizzando come fonti privilegiate le relazioni consuntive di fine anno redatte a partire dal 1950 dai Sovrintendenti Armando Lodolini, Salvatore Carbone, Leopoldo Sandri, Antonio Lombardo, Renato Grispo e Mario Serio.
Giuseppe Talamo analizza i rapporti tra La storiografia sull'Italia risorgi­mentale, post unitaria e contemporanea e l'Archivio centrale dello Stato (1953-1985), pp. 21-80, e Marina Giannetto si occupa di Organizzazione archivistica e indirizzi storiografici nell'esperienza della sala studio, pp. 215-257.
Da parte sua Fausto Ponzi, I prefetti del Regno d'Italia: dalla ricerca alla didattica della storia nell'Università. Due esemplificazioni, pp. 115-132, in­troduce le esercitazioni preparate nell'anno accademico 1991-1992 da due fra i suoi studenti, Luisa Cucchiella e Andrea Proietti, lavorando presso l'Archivio Centrale dello Stato.