Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Friuli. Modernismo
anno <1996>   pagina <131>
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Vita dell'Istituto
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zione è avvenuta davanti ad un folto, interessato e competente pubblico, nella Sala d>armi del Castello Ducale di Faicchio (Benevento). Gli oratori sono stati: il Sindaco di Faicchio dott. Amedeo Ginepri, il dott. Giuseppe Buonomo, il dott. Gerosolimo Arpino, il dott. Attilio Costarella. Gli interventi sono stati coordinati dal Presidente del Comitato prof. Giuliano R. Palumbo. È seguita una proiezione di diapositive sull'architettura fortificata dei Castelli del Matese e un rinfresco.
Il 23 settembre, a cura dell'Amministrazione comunale di Ailano e del nostro Comitato, si è inaugurata la Mostra storica Brigantaggio sul Matese 1860-1880 .
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CUNEO. Il Comitato ha concorso con il Comitato franco-italiano di studi storici, il Centro per la storia della massoneria, l'Associazione di Studi sul Saluzzese, l'Istituto per i Beni Musicali in Piemonte e altri sodalizi alla realizzazione del Convegno internazionale dì studi Libertà e modernizzazione: massoni in Italia nell'Età napoleonica, che ha avuto luogo a Cussanio di Fos-sano 1*11 novembre 1995. Aperti i lavori da parte del dott. Renzo Canova, presidente della Gran Loggia d'Italia di Palazzo Vitelleschi, e dal dott. Ro­berto Pesce, Ispettore della medesima Comunità, sono state svolte le seguenti idazioni: Charles Porset (Sorbona), I Filateti: una loggia rivoluzionaria prima del 17897; José A. Ferrer Benimeli (Univ. Saragozza e Presidente del Centro per la storia della Massoneria spagnola), La massoneria in Spagna nell'età napoleonica; André Combes (direttore dell'Istituto di studi e ricerche masso­niche del Grande Oriente di Francia), Le organizzazioni massoniche in Italia in Età napoleonica; Yves Ivert-Messeco (Univ. Parigi), 1 massoni in Provenza e l'Italia in Età napoleonica; Luciano Tamburini (Centro Studi Piemontesi), La Réu-nion di Savigliano {massoni piemontesi in Età napoleonica); Alberto Basso (Centro per la storia della Massoneria), Musicisti piemontesi da fine Settecento alla Restaurazione e Aldo A. Mola, coordinatore del convegno, Le due stagioni massoniche dell'Età napoleonica: dal giacobinismo all'Impero. È intervenuto altresì mons. Luigi Bettazzi, vescovo di Ivrea.
Le relazioni, ohe si sono tutte valse di ricerche su fondi sinora quasi del tutto inesplorati o affatto sconosciuti, vengono raccolte in volume d'im­minente pubblicazione, che può essere richiesto (L. 20.000 la copia, 15.000 per quantitativi superiori a 5 copie) al Comitato di Cuneo delTISRI o al Cir­colo Subalpino (0171/692690), anziché a L. 35.000 (prezzo di copertina).
Dal convegno è emerso il primo quadro organico dell'età durante la quale alle molte decine di logge direttamente all'obbedienza del Grande Oriente di Francia si aggiunsero, nella penisola, quelle facenti capo al Grande Oriente d'Italia (Milano, gran maestro Eugenio Beauharnais) e il centinaio del Grande Oriente di Napoli (g. m. Gioacchino Murat): dalle quali provenne poi tanta parte dei protagonisti dei moti costituzionali del 1820-21 e del protorisorgi-mento. Ne è risultato altresì documntatamente rettificato il tradizionale giu­dizio di Alessandro Luzio, Renato Soriga e dello stesso Ulisse Bacci, secondo i quali la massoneria italiana d'Età napoleonica sarebbe stata servile nei confronti dell'Imperatore e dei Francesi. A controprova basti evocare le figure di F. S. Salti e di G.D. Romagnosi, ampiamente trattate nel corso dei lavori.
Venerdì 1 marzo 1996, quale rappresentante del Comitato, il prof. Aldo A. Mola ha rievocato la figura del generale Giuseppe Arimondi nell'Aula Magna del Liceo classico-scientifico di Savigliano che ne porta il nome. Tra il Comitato e il Liceo stesso è stata avviata una collaborazione per la ricerca documentaria dell'eco lasciata nella toponomastica locale, oltreché in forma di monumenti, lapidi e simili, dalla prima guerra italo-etiopica e dai protagonisti