Rassegna storica del Risorgimento
Corsica. Italia meridionale. Storiografia. Secoli XVIII e XIX
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1996
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La Corsica e il Mezzogiorno d'Italia 155
nell'autunno, essa mosse verso il Lombardo-Veneto, compiendo le sue prime prove belliche contro gli austriaci al blocco di Venezia.I0)
Nel gennaio 1806 essa fu aggregata all'armata del maresciallo Mas-sena destinata alla conquista del regno di Napoli. Ma fin dagli inizi delle operazioni la Legione non fu impiegata come unità organica. Il battaglione scelto fu infatti impegnato sino a giugno nell'assedio di Gaeta, dove subì notevoli perdite, sino a che venne ritirato per ordine espresso di Napoleone, che non riteneva i corsi adatti alla logorante guerra di trincea:n)
Il n'y a pas d'exemple que l'on mette des Corses, c'est-à-dire des troupes neuves, à la tranchée. Mon intention est que vous les retiriez de Gaete et que vous les envoyez dans la Calabre, où elles seront à leur place. On ne peut faire faire un siége par des troupes plus maladroites, et qui y soyent moins propres que celles-là.
Il 20 giugno Giuseppe rispondeva al fratello affermando di aver dato da tempo l'ordine a Massena di ritirare i corsi da Gaeta, ed infatti essi ora si trovano raggruppati in due distaccamenti a Pontecorvo ed Avellino, in attesa che la caduta di Gaeta permettesse il loro invio in Calabria, dopo essere stati riuniti e riequipaggiati, poiché la Legione era ancora in attesa dell'arrivo del proprio deposito. Je m'occuperai de lui faire don-ner tout ce qu'il a besoin d'avoir , assicurava Giuseppe.12* Assai più proficuo si rivelò invece l'impiego dei corsi in agili colonne mobili , operanti nelle retrovie contro gli irregolari borbonici al comando di Fra Diavolo. Furono infatti i corsi dei comandanti Bonelli e Caraffa ad infliggere le prime dure sconfitte a Fra Diavolo, che nel maggio dovè riparare in Sicilia.
I0> Fonte capitale per la storia del reparto sono i Souvenir* historiques de la Légion Corse dans le Royaume de Naples ou épisode de l'histoire de Corse par un tèmotn oculaire, Marseilles, 1851. Il volume, oggi rarissimo, è anonimo, e la narrazione è condotta in terza persona da un autore, che fu assai probabilmente il capitano Antonio Filippo Savelli, nato a Cassano, nel dipartimento del Golo, nel 1766. II Savelli, o forse più probabilmente un suo discendente, ha fuso i propri ricordi in un pia generale contesto storico, fornitogli essenzialmente dall'opera del Colletta. Importanti contributi sono pure quelli dovuti a N. CORTESE, Il Reggimento Corso al servivo napoletano 1806-1814, in ASC, ottobre-dicembre 1933, pp. 481-498; ID., Corpi e scuole militari dell'esercito napoletano dal 1806 al 1815, in Rassegna storica napoletana, ottobre-dicembre 1933, pp. 39-40, 53-55; il Cortese, pur non avendo avuto diretta conoscenza dell'opera del Savelli, ebbe infatti la possibilità di studiare importanti documenti, in gran parte oggi distrutti, della Segreteria di guerra dell'Archivio di Stato di Napoli.
u> Mémoires et correspondance, cit, voi. II, p. 291, lettera dell'I 1 giugno 1806. Sull'opera dei corsi all'assedio di Gaeta un dettagliato resoconto è in [SAVELLI], Souvenir historiques de la Légion Corse, cit., pp. 52-58.
Mémoires et correspondancet ót voi. II, p. 308.