Rassegna storica del Risorgimento
Corsica. Italia meridionale. Storiografia. Secoli XVIII e XIX
anno
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1996
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Francesco Barra
Le altre compagnie della Legione furono invece disperse un po' in tutto il Mezzogiorno continentale, venendo destinate a presidiare le zone dove meno sicura si mostrava la sottomissione della popolazione. Con cinico realismo, Napoleone aveva infatti raccomandato di impiegare per le operazioni di antiguerriglia, che consumavano troppi uomini e disfacevano i reparti, soprattutto corsi, napoletani e italiani:U)
Quant aux petites insurrections partieìles, il faut employer les Napolitains, les Corses et les Italiens. Ou perds dans ces escaramouches beaucoup de brave gens, qu'il faut garder (pour des évónements plus importants.
Ma già il 21 aprile aveva scritto al fratello: Des troupes légères cornine les Corses, qui, comme les troupes italiennes, parlent la langue du pays, seront excellentes pour faire la guerre aux brigands dans la Calabre .14) Il battaglione del comandante Gentili fu infatti prima incaricato di pacificare il Cilento, agitato da partigiani ed emissari borbonici, e poi vi fu posto di guarnigione. Il reparto, disseminato nelle antiche torri costiere per respingere le incursioni delle navi inglesi e siciliane, vi fu sorpreso dall'esplosione dell'insurrezione antifrancese, fulmineamente trasmessasi dalla Calabria al Cilento dopo la sconfitta di Reynier a Maida il 4 luglio 1806. Le guarnigioni corse di Sapri, Roccagloriosa e Centola furono selvaggiamente massacrate fino all'ultimo uomo dagli insorti, mentre assai avventurosamente giunsero a salvarsi le guarnigioni di Vallo e di Sapri, al comando dei capitani Salvini e Savelli. Il piccolo distaccamento di stanza nel fortino di Punta Licosa, al comando del tenente Buttafuoco, attaccato per mare dalle navi inglesi di SidneySmith e per terra dalle bande di Fra Diavolo, dovette invece dopo accanita resistenza arrendersi con l'onore delle armi agli inglesi.15* Ma, caduta Gaeta il 18 luglio, accorreva a schiacciare l'insurrezione il maresciallo Massena. Lanciata alla riconquista del Cilento e delle coste del golfo di Policastro, la Legione si distinse per coraggio ed eroismo, ma anche per i selvaggi1 combattimenti senza quartiere che contrassegnarono l'espugnazione di Roccagloriosa, Cuc-caro e Camerota. Altri reparti della Legione seguirono invece Massena nella quanto mai logorante e sanguinosa campagna di Calabria, che tra fasi alterne di guerra guerreggiata, guerriglia e brigantaggio si sarebbe trascinata sino al 1811, sino cioè alla grande repressione di Manhès, e che avrebbe visto i corsi sempre in prima linea. Les brigands ne crai-
**> Ivi, voi. Ili, p. 143, lettera del 20 agosto 1806.
> ivi, voi. II, p. 202.
J5) [SAVELLI], Souvenir* hlstoriques de la Légion Corse, dt., pp. 31-34; F. BARRA, Cronache del brigantaggio meridionale 1806-1815, SalernaCatanzaro, 1981, pp. 267-282; In., ti Principato Cifra nell'insurrezione antifrancese dell'estate 1806, in Rassegna storica del Risorgimento, luglio-settembre 1992, pp, 291-314.