Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storiografia. Secolo XX
anno <1996>   pagina <435>
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FONTI E MEMORIE
PAOLO ALATRI
La biografia politica di Silvio Spaventa fu la prima opera di Paolo Alatri e segnò il suo ingresso nel mondo degli studi; ma, precedentemente, era stato l'argomento della sua tesi di laurea. Il relatore, Francesco Ercole, professore di storia del Risorgimento all'Università di Roma, aveva indi­rizzato il giovane Alatri, per consigli di carattere bibliografico, a Walter Maturi, uno dei maggiori studiosi di storia del Risorgimento della prima metà del nostro secolo, in quegli anni all'Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea.
Ricordo che Alatri mi descrisse con molta vivacità, secondo il suo efficace modo di esprimersi, questo suo incontro con Maturi che lo aveva colpito molto per la larghezza dell'informazione e per l'acutezza di giudizi ma anche, fisicamente, per la somiglianza con Cavour. Non avrei, però, ricordato quella chiacchierata avvenuta in anni lontani, nelle pause di qual­che convegno, se non avessi letto la sua autobiografia .{Ricordi e riflessioni) appena pubblicata presso l'editore Bulzoni a cura dei figli Stefania e Gianni, che con esemplare sobrietà hanno reso al padre scomparso questa semplice e toccante testimonianza di afletto. Nelle sue linee principali questa sua autobiografia, in realtà, era nota: non soltanto a quanti hanno avuto una maggiore consuetudine con Paolo Alatri e hanno condiviso alcune di quelle vicende personali, politiche o accademiche ma a tutti coloro che hanno letto le sue pagine del 1986, premesse, col titolo Minima personalia, agli scritti raccolti, su suggerimento di Ferdinando Cordova, nel 1990 per l'editore Bulzoni, nel volume Le occasioni della storia, o a quanti hanno letto la Conversazione con Paolo Alatri, a cura di Eugenio di Rienzo, che chiude gli Studi in suo onore, pubblicati nel 1991 dall'Università degli studi di Perugia, su iniziativa della Facoltà di scienze politiche e del Dipartimento di scienze storiche. Quella miscellanea, alla quale parteciparono una cinquan­tina di suoi amici e col leghi, con i suoi due volumi di oltre mille pagine ha fornito un segno tangibile della forte presenza di Alatri nel mondo degli studi storici.
Eppure, anche se in parte anticipata da quelle pagine autobiografiche e dall'intervista del '90, questo elegante volumetto appena pubblicato, non soltanto conserva intatto il suo interesse, ma consente una lettura più coro-