Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Roma. Questione sociale. Secoli XVIII-XIX
anno <1996>   pagina <441>
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TRA 700 E '800 - ASSISTENZA E BENEFICENZA A ROMA LA QUESTIONE DELLA MENDICITÀ
La questione della mendicità aveva impegnato sin dal XVI secolo i Pontefici che più volte tentarono di purgar Roma dall'immonda pove­raglia .1)
Al pari di altri Sovrani europei i Papi fecero costruire, ovvero ria­dattare grandi edifici nei quali i poveri venivano rinchiusi. Uomini, donne e bambini furono oggetto di numerosi provvedimenti che tendevano a isolarli o comunque a tenerli sotto controllo.2* Una cultura dominante, dunque, che condannava chi viveva chiedendo la carità e tollerava che questa attività fosse svolta soltanto dagli invalidi. La pedagogia che de­rivava da questa visione della società implicava che l'educazione dei fan­ciulli fosse ispirata a principii che scoraggiassero ogni possibile inclina­zione ad una vita parassitaria.
Nel 1775 fu fondato a Roma un orfanotrofio da due personaggi che in un primo momento operarono in accordo: il mezzacucchiara , ossia muratore non specializzato, Giovanni Borgi, che presto il popolo romano chiamò Tata Giovanni e Francesco Cervetti. I due cooperarono per qual­che anno nei locali dell'ospizio che era stato istituito in un primo mo-
9 I poveri erano ormai per gli uomini del '500, soltanto dei parassiti. Sugl'argo­mento, MICHELE FATICA, II problema della mendicità nell'Europa moderna, Napoli, 1992. In particolare il capitolo su /. fe Vives, pp. 39-75. Si .può vedere anche BRONISLAW GEREMEK, Uomini senza padrone, Torino, 1922. Riguardo la legislazione sanguinaria* attuata in Inghilterra contro i diseredati alla fine del XV secolo, KARL MARX, DOS Kapital. Kritik der politischen Oekonomie, IB., IB., Hamburg, 1867, VII Abschnitt, {Der akkumulationesprozeb des Kapitals), 24. Kapitel [Diesogemanteursprungliche AJckumu-laiiori), 3 Paragraph. (Blutgesetzegebung gegen die Exproriierten seit Ende des 15. Jahrhunderts. Gesetze hr.rabdruckung des Arbitslohns) trad. it., a cura di DELIO CAN-TIMORI, Roma, 1974, 8, p. 797. I termini vagabonda poveraglia ricorrono nei documenti e nei testi ottocenteschi da noi consultati. Ad esempio possono essere repe­riti in CARLO LUIGI MORICHINI, Degli Istituti di pubbUca carità ed istruzione primaria e delle prigioni in Roma, Roma, 1842, voi. II, p. 39 e p. 167.
3 Un grandioso tentativo per lo purgo dei mendicanti da Roma fu, ricordiamo, attuato da Innocenzo XII nel 1962.