Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Roma. Questione sociale. Secoli XVIII-XIX
anno <1996>   pagina <442>
immagine non disponibile

442
Luciano Nasto
mento in casa del Borgi; poi, grazie anche alla benevolenza del cardinal Michele di Pietro, nel 1784 fu trasferito in via Giulia.31
Dopo qualche anno, nel 1787, il Cervetti, disgustato dalle rustiche maniere [di] Tata Giovanni /* decise di rompere il sodalizio e fondare due nuovi orfanotrofi, l'uno femminile, alle falde del Gianicolo, detto delle Pericolanti, l'altro maschile, intitolato alla Santissima Assunta, in via dei Chiavari.
Gli istituti che ospitavano i mendici vivevano, nella seconda metà del '700 una nuova fase. Il povero che attraverso la reclusione, il tra­vaglio , gli esercizi di pietà, era oggetto di una rieducazione, doveva ora, con il proprio lavoro, produrre un profitto. Regolamenti e disciplina dei reclusori furono aggiornati in quasi tutto il Continente. I patti , piccole somme che venivano accordate mensilmente al mendicante recluso, negli ospizi dello Stato pontificio furono gradatamente sostituite da forme di cottimizzazione o da premi in denaro. Il papato sperava in tal modo di riuscire a ridurre la voce uscite nei bilanci, dovuta al manteni­mento onerosissimo dei mendici reclusi e all'importazione di vari manu­fatti;*
Nel Conservatorio delle Pericolanti il Tesoriere generale monsignor Ruffo pose le manifatture di seta, per dare così alle alunne un'occupa­zione e un modo di procacciarsi guadagno .6) Nell'orfanotrofio di via dei Chiavari, i ragazzi di età compresa tra i 7 e i 18 anni, erano invece indirizzati dalla prudenza del direttore verso la lavorazione del cot­tone o della lana ovvero verso i mestieri del calzolaio e del sarto.7'
3) Sulla figura di Tata Giovarmi e del Cervetti si può vedere CARLO LUIGI MORI-CHINI, op. cit., voi. II, pp. 54-65. Anche GAETANO MORONI, Dizionario di erudizione ecclesiastica, Venezia, 1851, voi. 50, pp. 27-29. Inoltre G. COLLECCHT, Tata Giovanni, su Strenna dei Romanisti, a. I (1940), pp. 49-58.
*) CARLO LUIGI MORICHINI, op. cit., voi. II, p. 61. Giovanni Borgi imponeva severe punizioni, dalle nerbate alla prigione, ai più discoli.
Questo nuovo indirizzo nella politica attuata dai Papi fu inaugurato, dopo la carestia che colpì lo Stato dal 1764 al 1767. Gemente XIV, nel 1769, fondò a Roma ima fabbrica camerale di calancà, ossia cotone stampato. Su questa manifattura si può leggere l'articolo di MARINA D'AMELIA, Intraprendenti, lavoranti e Camera Apostolica, Potere e protesta in una fabbrica apostolica del '700, in Movimento operaio e socialismo, a. 3 (1979), pp. 325-336. Più in generale M. CARAVALE, ALBERTO CARACCIOLO, LO Stato pontificio da Martino V a Pio IX, Torino, 1978; LUIGI DAL PANE, LO Stato Pontificio e il movimento riformatore del 1700, Milano, 1959. Sull'argomento anche SIDNEY POLLARD, The Genesis of Modem Management, London, 1965. Inoltre PETER MATHIAS, JOHN A. DAVIS, The First Industriai Revolutions, Oxford, 1989, trad. it., Bari, 1992.
*> LUIGI GRIFI, Breve ragguaglio delle opere pie di carità e beneficienza, ospizi e luoghi d'Istruzione della città di Roma, Roma, 1862, p. 19. Anche CARLO LUIGI MORICHINI, op. cit., voi. II, p. 82.
I .ARCHIVIO DI STATO BiROMAs da ora ASR,. Camerale IH> b-, 2074,. Ospizio dei poveri orfani ai Chiavari. Regole per l'ospizio dei poveri'orfani derelitti!-1;