Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Roma. Questione sociale. Secoli XVIII-XIX
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1996
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Luciano Nasto
Il ragazzo dev'essere educato al travaglio , i maestri giudicheranno se sarà meritevole di un piccolo premio in denaro: non vi sarà né patto stabile né premio stabile. Il lavoro quotidiano, 9-10 ore a seconda dell'età e della stagione, era scandito secondo regole monastiche da preghiere e brani del rosario da recitarsi di tanto in tanto; il più assoluto silenzio doveva regnare nei laboratori dai quali non ci si poteva muovere. Tutto si svolgeva sotto gli occhi dei controllori del lavoro .B)
Lavoro e preghiera possono risultare inutili alla formazione del ragazzo che presto sarà uomo. Perché quanto ha imparato produca buoni frutti occorre il sostegno di una solida disciplina che renda durevole l'apprendimento, condizionando gli individui.145 Rotta la siepe è devastata la vigna .,5) L'argine da porre alle passioni che possono distogliere dai virtuosi propositi è posto con minuzia, innanzitutto prevenendo ogni accordo solidale tra i giovani con una rigida separazione degli spazi e delle persone: sia affatto proibita la comunicazione di una camerata con l'altra e quelli di una camerata non possono parlare con quelli dell'altra [...]; questo s'intende in tutti i tipi di ricreazione, riposo e di spasso .16) I momenti nei quali i ragazzi non erano impegnati nel lavoro o nella preghiera erano guardati con preoccupazione dal Cervetti: Sono proibiti i scambievoli regali, tanto in tavola che fuori di tavola .17) Durante la breve ricreazione pomeridiana era proibito severamente il separarsi dagli altri e fare compagnia privata tra due o tre .,8) A questi punti il fondatore aggiungeva principi ancor più duri venati da una certa sessuofobia: le amicizie particolari nella comunità sono il principio della discordia e della insubordinazione. Sieno affatto escluse dal nostro ospizio. Amici di tutti, confidenti di nessuno . Nelle rare uscite il gruppo doveva marciare in silenzio e secondo le divisioni della camerata , si doveva poi evitare ogni seppur innocente contatto fisico: niuno porti per mano o si appoggi comunque al compagno sotto pena di pane ed acqua .I9)
A far rispettare con una sorveglianza indiscreta, queste regole, erano preposti i prefetti di polizia , scelti tra gli ospiti più zelanti, che co-
U) Ivi, .punto 10.
W Sull'argomento e disciplina utile la lettura di MICHEL FOUCAULT, Surveiller et punir. Naissance de la prison, Paris, 1975, trad. it, 1976, pp. 147-212.
M> ASR, Camerale III, b. 2074. Ospizio dei poveri orfani ai Chiavari. Regole per l'ospizio dei poveri orfani derelitti. Degli esercizi della cultura civile.
M) Ibidem.
w Ivi, punto 14.
I8> Ivi, punto 15.
M> Ivi, punto 19.