Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Roma. Questione sociale. Secoli XVIII-XIX
anno <1996>   pagina <446>
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Luciano Nasto
La massa dei poveri che vagava nella città, impertinente e fasti­diosa, era grande.23' Ben presto si pose al governo un antico problema: trovare una soluzione non transitoria per rimuovere dalle strade e dalle gradinate delle chiese i questuanti. Il pontefice chiese ad alcuni esperti, dei quali non conosciamo i nomi, di proporre dei progetti con i quali si potesse affrontare il problema. Furono presentati due piani , che si rifacevano l'uno ad un lontano passato, ancora però vitale e ricco di testimonianze quali erano le antiche strutture ospiziali romane, l'altro ispirato alla più recente azione riformatrice di papa Braschi.24*
L'autore di questo progetto proponeva di rinchiudere i poveri in conservatori allo scopo di dare grandissimo moto all'industria . Si sa­rebbe dovuto far lavorare in modo produttivo i mendici, insegnando loro soprattutto l'arte del telaro . L'idea era eseguibilissima subito , in quanto in anni recenti era già stata realizzata anche a Roma, poscia in Monaco ed in Amburgo . Tutta l'operazione si sarebbe dovuta at­tuare entro il 1808 . Ogni persona sarebbe stata nutrita con qualche oncia di pane e una zuppa economica alla Rumford .25) Per convincere
a> Il problema della povertà era grave non sodo a Roma, ma in tutta la penisola già alla fine del 700. Infatti a fronte di un forte aumento di popolazione si verificò una stasi dei salari e un forte aumento dei prezzi. Sull'argomento NICOLA LA MARCA, Sàggio di una ricerca storico-economica sull'industria e sull'artigianato a Roma dal 1750 al 1849, Roma, 1969, pp. 35-50.
2*) ASR, Camerale III, b. 2076, Progetto di leggi per l'opera pia detta il soc­corso de' poveri. Ambedue i piani concepiti per contrastare la mendicità, sono ano­nimi. Probabilmente gli autori erano collaboratori del cardinal vicario Giulio Maria della Somaglia. Manca anche una data precisa, ma sicuramente furono presentati agli inizi del 1806.
25) La zuppa alla Rumford o Rumfordsuppe era un intruglio di composto di acqua, ossa di animale, patate, orzo, bucce di frutta, radici e carne di maiale. Pren­deva il nome dal suo inventore conte di Rumford, ossia Benjamin Thompson (26 marzo 1753-21 agosto 1814). Nato a Rumford nel New Hampshire, studiò matema­tica e medicina e svolse numerose ricerche sulla trasmissione del calore e sulla polvere da sparo. Si trasferì in Inghilterra alla fine degli anni '70 dove svolse una certa attività nell'esercito tanto da meritarsi il grado di colonello dei dragoni. In Baviera soggiornò dal 1784 al servizio dell'Elettore che, dopo qualche anno, lo no­minò Capo di Stato maggiore. Ebbe vari riconoscimenti e onorificenze tra cui quella di conte. Si dedicò ai suoi studi preferiti interessandosi anche della condizione di vita dei soldati. In particolare volle ideare dei pasti economici ed energetici. Da queste ricerche nacque la Rumfordsuppe che divenne il cibo abituale degli ospiti di quelle Workhouses che fondò a Monaco di Baviera nel 1790. Dice a proposito del conte di Rumford CARLO L. MORICHINI, op. cit., voi. 1, p. 39: purgò a un tratto la città [Monaco di Baviera] dalla vagabonda poveraglia. Nel 1795 reolettico perso­naggio introdusse nella località bavarese 11 giardino all'inglese. Nel 1796 fu chiamato a Dublino quale consulente per l'instaurazione di wodrkhouses e per ila riorganizza­zione degli ospedali. Fece poi ritorno in Inghilterra per brevettare un nuovo tipo di caminetto. Nel 1799 abbandonò l'isola per approdare a Parigi ove, nel 1805 sposò la vedova dello scienziato Lavoisier. Notizie su questo personaggio sul Dictionary of American Biograpby, voi. IX, New York, 1935-36. Anche GAROLLO, Dizionario bio-