Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Roma. Questione sociale. Secoli XVIII-XIX
anno <1996>   pagina <457>
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Assistenza e beneficenza a Roma - La mendicità 451
al modello bavarese più volte evocato nei documenti. È significativa a questo proposito la pubblicazione, a Roma, in quegli anni, di un opuscolo redatto dal marchese dal Gallo.6* L'autore, dopo aver dimostrato con logica argomentazione la necessità da parte dello Stato pontificio dell'ab­bandono di un'economia fondata sull'agricoltura e su una pastorizia pe­raltro superata, e quindi della opportunità, tra i vari provvedimenti ne­cessari, dell'importazione di pecore merinos, invoca una mutazione ai travaglio . La sua proposta per un'industrializzazione dello Stato si basa sul Knoio how, introduzione di macchine a trombe di fuoco , cioè mosse dalla forza del vapore e sull'utilizzo degli indigenti: Sparirà la mendi­cità e renderemo utili allo Stato, le braccia dei ragazzi, dei vecchi, delle donne, de' storpi, le quali non sono utili ai lavori agrari, ma possono attaccare i fili di un filatoio, governare una macchina da cardare [...] .69) Questo libretto, pubblicato nel 1831, ci sembra sintetizzi la mentalità e i metodi con i quali si sperava di ottenere almeno un ammodernamento delle strutture industriali e della produzione.
Neppure la Pia Casa d'Industria dette i risultati sperati. Nel 1834 fu tramutata in Pio Ospizio degli Angeli per orfani di ambedue i sessi sotto la guida dei Fratelli delle Scuole Cristiane .70)
Intanto le trombe di fuoco da qualche anno erano comparse an­che in alcuni laboratori tessili romani espellendo altra forza lavoro. La disoccupazione in aumento costrinse Gregorio XVI, divenuto papa come noto nel 1831, a far ricorso sempre più ai lavori pubblici.71*
Tuttavia lo Stato pontificio non trascurò di tentare altre vie per fa­vorire l'industrializzazione e per impiegare le braccia dei poveri. Nel 1828 il perito macchinista Enrico Spring , chiese allo Stato un finanziamento per la costruzione di apparecchiature in grado di fabbricare una merce, le viti mordenti , cioè viti per legno, la cui lavorazione era completa­mente assente nello Stato pontificio, che anche in ciò dipendeva dall'im­portazione di prodotto estero, in genere inglese o tedesco. Allo Spring il presidente della Commissione dei Sussidi, cardinal Riario, accordò una somma, non precisata nei documenti, e, raccomandandone l'addestramento, 7-8 individui della classe indigente tolti da un lavoro inutile [gli scavi archeologici] .72)
L'anno seguente Enrico Spring terminò di costruire la nuova mac-
*> LUIGI DAL GALLO, L'industrialismo, ossiano cenni sull'utilità ed il modo di stabilire le arti meccaniche, Roma, 1831. Pubblicazione a cura dell'Accademia dei Lincei.
*) Ivi, p. 16.
**> Il provvedimento è b ASR, Ministero degli Interni, b. 360, fase. 53.
71) MICHELE FATICA, Gli operai dei lavori pubblici, dt., pp. 486-487.
TO ASR, Camerlangato, parte 2, tit. Ili, busta 66, fase. 1896. Copia del con­tratto della Commissione de' pubblici lavori, con t'intraprendente CarlandL