Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Sidney Sonnino. Secoli XIX-XX
anno
<
1996
>
pagina
<
473
>
Sidney Sonnìno e il Toniamo allo Statuto 473
si potrà discorrere di governo rappresentativo, si potranno ottenere dei partiti seri nella Camera che corrispondano alle grandi divisioni esistenti nel paese, e dei ministeri stabili e forti. Ogni cittadino sa di poter esercitare efficacemente i suoi diritti, né l'uso dei propri esclude quelli degli altri; si tolgono tutte le lotte dalla piazza; la discussione è libera; tutti sono rappresentati; alla maggioranza spetterà la decisione .Wi
Come si è detto, la premessa di queste argomentazioni era la diversa concezione della natura della elezione, per cui il deputato rappresenta di fatto, qualunque cosa ne sia in diritto, gli elettori che hanno votato per lui, i loro interessi e le loro opinioni, e niente altro .41) Sonnino ne faceva derivare altre conseguenze, instaurando una connessione logica fra suffragio universale e proporzionalità della rappresentanza. La teoria dell'elezione come mandato generale era rivolta contro i sostenitori del collegio uninominale, ma operava anche contro quei moderati che, pur volendo mantenere il suffragio censitario, erano fautori del metodo proporzionale.42) Ad essi obbiettava non solo lo scarso significato e incidenza che questo aveva in presenza di un suffragio ristretto, ma anche l'insanabile contraddizione in cui cadevano. Il censo affermava infatti si fonda sulla presunzione di una speciale capacità politica non comune a tutti e sulla massima che il deputato non è il mandatario dei suoi elettori, ma quell'uomo che essi reputano in genere come il più capace per l'amministrazione della cosa pubblica. Si aspira al governo degli ottimi, lasciando agli elettori capaci la determinazione di chi siano gli ottimi .43) In questo caso però le minoranze perdono il diritto alla loro rappresentanza, perché è evidente che la maggioranza delle capacità elettrici sceglierà meglio l'intera Camera che non la minoranza; e non vi è- ragione di mandare al Parlamento uomini che la maggioranza delle capacità considera come meno degni e meno capaci .44) Quando si vuole la migliore scelta, solo tale maggioranza può
autonoma degli elettori e della loro autodeterminazione nella scelta dei deputati, che deve avvenire ad unanimità dei voti, come base per la formazione dei singoli collegi. Per le proposte di pratica realizzazione di queste sue idee, v. Della rappresentanza proporzionale, cit., in Scritti e discorsi, cit., pp. 65 e sgg., soprattutto pp. 80 e sgg.
* Del governo rappresentativo, cit., p. 58.
<> Ivi, p. 54.
**> Sonnino svolse le sue idee, con tale obbiettivo polemico, all'Accademia dei Georgofili, durante lo svolgimento delle citate Conferenze sulla rappresentanza proporzionale.
**> Conferenze, dt., seduta 29 giugno 1872, in Scritti e discorsi, cit., p. 60. *) Ibidem.