Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Sidney Sonnino. Secoli XIX-XX
anno <1996>   pagina <479>
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Sidney Soft/tino e il Torniamo allo Statuto 479
Parlamento64*; dall'altra, quasi a riscontro di questa tendenza, si poteva constatare come la Camera, ossia il principale potere legislativo dello Stato, stia ogni giorno più invadendo il legittimo campo d'azione del potere esecutivo, ossia di quell'organo dello Stato che, oltre essere -un'ema­nazione indiretta della rappresentanza nazionale, è pur anco il braccio della Corona, cioè del potere che negli ordinamenti costituzionali rappresenta l'interesse generale della nazione ali'infuori dei partiti, l'interesse del do­mani quanto quello dell'oggi, in una parola, la continuità nella vita dello Stato .65) I deputati cioè, che avrebbero dovuto secondo ogni liberale intelligenza delle istituzioni rappresentative, limitare la loro azione a legi­ferare e a sindacare l'operato dei ministero, vigilando a che esso nell'ap­plicazione delle leggi non oltrepassi la sfera delle sue attribuzioni, si sostituiscono invece al potere esecutivo tendendo ogni giorno al governo diretto del paese. E, quel che è peggio, non è la Camera che collettiva­mente, come rappresentanza nazionale, cerchi di tirare a sé tutto il governo, col ridurre il potere esecutivo ad un semplice braccio della maggioranza parlamentare ; sono invece i singoli deputati, i mandatari dei 509 col­legi , che operano quelle invasioni di fronte al potere esecutivo... Il voto dei deputati, non solo nelle questioni di Gabinetto, ma anche nelle singole leggi, comincia ad essere considerato, dai rninistri non meno che dai deputati stessi, come un compenso di fronte a servigi accordati dal ministero in favore del deputato, nell'interesse sia del suo collegio, sia dei suoi singoli elettori. È un vero contratto di do ut facias .66) La conseguenza di tutto ciò era che le istituzioni, che dovrebbero essere liberali, si risol­vono in 500 e tante tirannie locali, tirannie che si esercitano quindi neces­sariamente nell'interesse di un partito, anzi di una elezione personale. Onde il governo centrale non rappresenta più l'interesse generale e nelle sue più minute ramificazioni diventa strumento delle pressioni, delle prepotenze e dei piccoli tornaconti di una infinità di tirannelli locali 67); e i deputati smarriscono il senso della loro funzione, che è quella di fare le leggi e sorvegliare il potere esecutivo e non ... sostituirsi ad esso o patrocinare inte­ressi particolari .68)
**) Dove andiamo?, cit., p. 223, in cui Sennino ricorda casi di violazione da parte del governo delle prerogative parlamentari. Cfr. anche La responsabilità mini­steriale, 21 aprile 1878, pp. 238 e sgg., che termina con la sconsolata considerazione che ormai la responsabilità ministeriale sia da mettersi in Italia tra i balocchi costituzionali, insieme con il diritto di petizione, quello della libertà di associazione e l'altro del diritto di riunione .
) Dove andiamo?, cit., ivi.
) Mi p. 224.
> Ivi, p. 225.
*> Ivi, p. 226.