Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Sidney Sonnino. Secoli XIX-XX
anno
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1996
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pagina
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485
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Sidney Sonnino e il Torniamo allo Statuto 485
istituzioni e al paese, affermasse che per mezzo di esso si poteva dimostrare che la monarchia italiana avrebbe potuto vivere e prosperare insieme con il più ampio svolgimento delle libertà e dei diritti popolari, che essa, in una parola, è oggi una monarchia democratica! .M)
3) Pel migliore funzionamento degli ordini rappresentativi e per rendere possibile una legislazione costantemente progressiva senza scosse né pentimenti, ed un governo che si mantenga forte e liberale a un tempo, occorre dare maggiore vigore e sincerità alla nostra vita parlamentare, con la costituzione di un grande partito liberale, il quale non solo rifugga da qualsiasi accordo con chi, sia nell 'interesse clericale sia in quello rivoluzionario, non accetta lealmente, senza reticenze né sottintesi, le libere istituzioni che ci reggono, ma combatta inoltre apertamente chiunque, prestandosi agli accordi e alle transazioni coi partiti estremi, ne favorisce indirettamente la causa. Quando ai due lati opposti della fortezza si vedono spuntare schiere disciplinate e baldanzose di nemici, non è lecito concedersi il lusso di dividere in due campi, per solo amore della dottrina, quell'esercito che dovrebbe opporre da ogni parte una fronte unita e compatta ai comuni avversari, sia la loro bandiera rossa o nera .87)
B lungo questo crinale che si muove Sonnino negli anni '90, ma riprendendo, come vedremo, elementi già affermati prima, fino ad esprimere còl Torniamo allo Statuto la premessa istituzionale adatta ad un tale contenuto politico. Questa volontà di serrare le fila liberali, mettendo da parte dottrinarismi teorici, per reagire ai pericoli che, a suo giudizio, minacciavano le libere istituzioni, non suona comunque come rinuncia ad una politica di riforme, che ha sempre segnato la sua attività; è presentata invece come condizione per poterle attuare, in un contesto e in una prassi di rispetto delle libertà.88*
Il Torniamo allo Statuto rappresenta, come si accennava all'inizio, una riflessione volta a fare il punto sulla situazione critica cui erano giunte le istituzioni e insieme una proposta politica. L'elaborazione del pensiero di Sonnino negli anni della Rassegna settimanale è alla base di questo testo controverso, ne costituisce parte integrante e condizione per la sua comprensione e serve anche a precisare il senso dell'esortazione contenuta nel
*> lvit p. 42.
**> Manifesto agli elettori del quarto collegio di Firenze (Empoli), 11 novembre 1890, in Scrìtti e discorsi, cit., voi. 1, p. 499. Cft. anche l'intervento alla Camera del 17 dicembre 1891, in Discorsi parlamentari, cit., voi. 1, pp. 577-578, e il Discorso elettorale del 16 maggio 1895, in Scritti e discorsi, cit., -pp, 571-572.
*8) Cfr. anche il discorso, scrìtto ma non pronunziato alla Camera, Sulla politica ecclesiastica ed interna, 7 dicembre 1891, ivi, pp. 512-513 e il Discorso pronunziato a Scandicci (Firenze), 28 ottobre 1893, ivi, (pp. 544 e sgg.