Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Sidney Sonnino. Secoli XIX-XX
anno <1996>   pagina <490>
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Rolando Nieri
mera; e mediante la votazione dei bilanci non è esclusa la facoltà nei Parlamento, dove si tratti di un vero contrasto costante di indirizzo, di far valere la sua volontà contro un determinato Ministero o ministro. Il sistema monarchico rappresentativo, come ogni altra forma di governo, non funziona automaticamente né meccanicamente, e richiede nei suoi organi una prudente e costante considerazione delle condiziona di fatto in cui espli­cano la propria azione .107)
Tutti questi aspetti del rapporto fra i poteri dello Stato vengono significativamente riassunti nella lettera di risposta che Sonnino invia il 21 gennaio 1897 a Guido Fusinato: M, Ma chi fa il Ministero? La Corona oppure la maggioranza dei deputati? Da ciò dipende il conside­rarsi i ministri come ministri del Re, oppure come ministri di una maggio­ranza che essi stessi creano e cercano di manipolare con ogni mezzo lecito ed illecito. Nessuno vuole governi assoluti, nemmeno il vituperato autore dell'articolo dell'Antologia. Nessuno vuole un Re responsabile. Re­sponsabili debbono essere i ministri, che consigliano e controfirmano gli atti del governo. Se un atto del governo voluto dal Re non piace ai ministri, si ritirino e cedano il posto ad altri. Se questi altri accettano di contro­firmarlo, ne risponderanno davanti alla Camera e al paese. Il Re è invio­labile e indiscutibile. Agli strumenti, aiuti e consiglieri della Corona spetta ogni responsabilità. Consumato un ministro, la Corona si serva di un altro. Il Re rappresenta lo Stato, che deve vivere ad ogni costo. Sono d'accordo che le Camere debbano sempre potere, quando il vogliano seria­mente e durevolmente, disfare i ministeri e i ministri. Se al Re spetta un veto sulle leggi, alle Camere spetterà sempre di fatto il veto sulle persone dei ministri. Il Re può, volendo, appellarsene al paese.. In ultimo vincerà l'opinione pubblica, ma non ci saranno più i colpi di testa, le sorprese, le coalizioni momentanee .,08) *
Sonnino tratta ancora di questi problemi nella lettera agli elettori, in occasione delle politiche del marzo 1897. Anche qui afferma che degli atti del governo del Re la cui persona è dallo Statuto dichiarata sacra e inviolabile, debbono rispondere, sempre e soli, i ministri consiglieri o ese­cutori. La Camera dal suo canto possiede, col voto dei bilanci e delle leggi, col continuo sindacato degli atti del governo e con la libera espres­sione del suo giudizio sopra di essi, un effettivo diritto di veto sulle persone dei ministri, così come la Corona conserva sempre un diritto di veto sulle leggi votate dalle Camere. ... La volontà del Sovrano, il quale
n> Ivi, p. 584.
108> S. SONNINO, Carteggio 1891-1913 y a cura di B. Brown e P. Pastorelli, Bari, 1981, .pp. 212*213.