Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Sidney Sonnino. Secoli XIX-XX
anno
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1996
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pagina
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491
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Sidney Sonnino e il Torniamo allo Statuto 491
come ogni altro potere è subordinato alla legge, resta regolata nella sua azione dal necessario intervento dei rappresentanti dei collegi elettorali nel voto delle leggi e dei bilanci e dal diritto delle Camere di discutere e giudicare pubblicamente tutti, gli atti del governo, chiamandone responsabili i ministri .I09)
L'allontanamento dai principi dello Statuto aveva dato luogo ad uno strano fenomeno , scriveva Sonnino. A poco a poco è sorto e si è affermato un istituto nuovo, non contemplato affatto nello Statuto e che ogni giorno più tende a costituirsi come un potere autonomo, fuori della legge, e si alimenta e si impingua di tutte quelle funzioni di cui apertamente o tacitamente sta spogliando gli altri poteri costituzionali .1,0) Questo istituto, nuovo e ibrido, è quello del Ministero, considerato nel suo complesso, ma che si incarna specialmente nella persona del presidente del Consiglio , e che si pone, come tale, di fronte al Sovrano da un lato ed al Parlamento dall'altro ,U1) quasi rappresentasse un potere costituzionale autonomo, con un diritto proprio e una base giuridica a sé, all'in-fuori e della Corona e del Parlamento .112) Questa realtà era la conseguenza della intrusione della Camera nella sfera ad essa non propria dell'esecutivo, in una situazione, già ricordata, di continuo ampliamento dell'azione e dei compiti dello Stato, che di per sé comportano un rafforzamento della .posizione del governo.113) Allora, ogni diretta e immediata dipendenza dalla Camera elettiva del potere esecutivo impersonato nei ministri, si convertirà in un continuo tentativo dei ministri di coartare la volontà della Camera mediante la multiforme azione del governo nei singoli collegi, promettendo favori e minacciando dispetti e danni . 4) Il governo, resosi quasi indipendente dal Sovrano ed avendone arrogate a sé le funzioni reali ed effettive nel nome della rappresentanza elettiva, ora vorrebbe rendersi indipendente dalla Camera, col togliere a questa ogni ingerenza nel potere esecutivo .115) Così la Camera per troppo volersi
io?) Lettera agli elettori del collegio di San Casciano vai di Pesa, 11 marzo 1897, in Scritti e discorsi, cit., pp. 606-607.
110> Torniamo dio Statuto, cit., p. 585.
P Ibidem. ,-7
IH> Ivi, <p. 586.
i) Ivi, pp. 579 e 581.
> Ivi, p. 581.
115> Ibidem. In altre parole .prosegue Sonnino il Gabinetto, che si è valso della Camera per spossessare realmente dei suoi poteri essenziali il Brinópe, oggi invece, a home dei diritti della Corona, ossia dei diritti di quel potere esecu-