Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Sidney Sonnino. Secoli XIX-XX
anno
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1996
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492
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Rolando Nieri
imporre si è annullata : ha voluto non solo legiferare quasi da sola, ma anche governare , e si ritrova in balìa di chiunque riesca ad impadronirsi del potere; ha agito per asservire sempre più il potere esecutivo e si è trovata invece asservita al Ministero , che dispone a suo talento della maggioranza .m) È dal ritorno ai principi dello Statuto perciò, che dipende tutto il risanamento della nostra vita parlamentare, compresevi tanto la liberazione del deputato dalle pressioni degli elettori, ... quanto la liberazione dei ministri dalle illecite pressioni ed ingerenze parlamentari .n7) Rivendicando al Re le sue prerogative, sarà possibile delimitare i poteri della Camera elettiva, rinfrancare quelli della Camera vitalizia, e per di più riattivare la vita e l'azione di entrambe, ritornandole alle loro vere funzioni .1I8)
Se, dunque, la scelta dei ministri e l'attività di governo appartengono al Re, il Parlamento, e in particolare la Camera elettiva, esercita su essa un sindacato che può portare, come si è visto, a posizioni e deliberazioni sfavorevoli al governo e tali da determinarne la caduta. In caso di perdurante contrasto, il ricorso alle elezioni è l'elemento risolutore e il corpo elettorale l'ago della bilancia del regime. La Camera elettiva sarà tanto più indipendente e riprenderà tanto più seriamente ed efficacemente la sua funzione legislativa e l'esercizio del controllo finanziario, quanto più presto rinunzierà a pretendere che i ministri siano una emanazione sua... e li considererà quali ministri del Principe... Con ciò si ferirà forse alquanto il governo cosidetto di Gabinetto, ma s'instaurerà una seria divisione dei poteri negli ordinamenti rappresentativi, e si darà alla stessa opinione pubblica ed alla volontà nazionale una maggiore libertà di movimento e di azione nel determinare l'indirizzo della legislazione e nel sindacare gli atti del governo .,,9)
tivo che lo Statuto vorrebbe al Principe riservato, e facendosi forte del principio della divisione dei poteri, vorrebbe trovar modo di liberarsi dalla Camera e dalle sue fastidiose esigenze.
*> Ivi, p. 582.
7) Ivi, pP. 581-582.
IW> Ivi, p. 582.
U9) Jt>it pp, 582-583. Vale la pena di ribadire, a conclusione dell'esposizione di questi aspetti del pensiero di Sonnino, che l'origine principale dei fraintendimenti cui si alludeva nel testo, consiste appunto nel non aver capito che alla rivendicazione al re dell'esecutivo va unita la responsabilità dei ministri nei confronti del parlamento, come applicazione del principio di separazione e equilibrio dei potori a presidio dell'ordinamento liberale. Per questa ragione, accadeva, anche che (parte delle argomentazioni addotte contro Sonnino mirassero paradossalmente a sostenere quello che per lui era invece, scontato, cioè appunto la responsabilità .del governo nei confronti