Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Sidney Sonnino. Secoli XIX-XX
anno
<
1996
>
pagina
<
509
>
Sidney Sonnino e il Torniamo allo Statuto 509
più efficaci con cui lo Stato possa favorire l'economia nazionale. Non intendo con ciò dire che si debba trascurare il testo; ma la condizione sine qua non per me è il pareggio del bilancio."
Non è qui il caso di richiamare il complesso dei provvedimenti presi da Sonnino, ma di ricordare i principi direttivi del suo orientamento: la stabilità e la forza del governo che col Torniamo allo Statuto veniva, per così dire, istituzionalizzata, e con essa la supremazia liberale come condizione per poter praticare un 'opera efficace in campo economico-sociale, e il ruolo dello Stato, sulla base della nozione precisa delle sue competenze, confluenti entrambi a creare e sovrintendere alle condizioni generali nel cui ambito potesse svolgersi ed esserne favorita la dinamica economica. Anche da ciò emerge quel tratto della fisionomia di Sonnino, che ne ha sempre caratterizzato Patteggiamento e che spesso viene trascurato, di avversione al capitale speculativo e affaristico e di favore invece per l'estensione e lo sviluppo del processo produttivo, a cui va congiunto il riformismo in campo sociale.177)
C'è poi da considerare che, nel quadro complessivo in cui valutare il Torniamo allo Statuto, sono implicite alcune condizioni, necessarie per poter praticare l'imperialismo; ed anche da questo punto di vista, la solidità finanziaria dello Stato e la stabilità e continuità dell'azione di governo ne rappresentano la condizione primaria. Il nesso politica interna-politica estera, che su questa base si afferma e postula il superamento dei vecchi schieramenti, risale anch'esso al tempo della Rassegna settimanale e agli anni '80. A parte i numerosi articoli apparsi sulla rivista, a proposito della politica estera italiana, giudicata rinunciataria o non adeguata e quindi debole,178* si potrebbero richiamare alarne lettere di Sonnino di quegli anni. Fra queste, la più rappresentativa forse, perché sinteticamente esprime i suoi intenti e le connessioni di cui parliamo, è quella citata del 1886 a Michele Tonaca. Ormai fortemente critico, come si è visto, nei confronti del trasformismo di Depretis e mirando alla costituzione di un forte partito di governo, affermava di voler perseguire questi obbiettivi: *? guerra alle vecchie bandiere di partito, politica estera vigorosa, esercito e marina forti, nessuna debolezza nella finanza, politica interna liberale ma ferma e risoluta, ampia tutela della povera gente politica imperiale in una parola e moralità in tutto e per tutto ... .
r/6) Discorsi parlamentari eie, voi. 2, 5 agosto 1895, p. 311.
177) Rinvio per questi aspetti al mio saggio Sonnino, la Rassegna settimanale t i problemi dell'industria, in Rassegna storica del Risorgimento, 1991, pp. 323-380.
175> Un certo numero di questi articoli sono dello stesso Sonnino, v. Scritti e discorsi, cit., voi. 1. È da .ricordare che il poco .più che quadriennio di vita della rivista coincide quasi col periodo compreso fra il Congresso di Berlino deli 1878 e l'acquisto di Assab.