Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Sidney Sonnino. Secoli XIX-XX
anno
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1996
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pagina
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513
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LIBRI E PERIODICI
ROMANO PAOLO COPPINI, ANTONINO DI FRANCESCO, MARCO MERIGGI, GUIDO PESCOSOLIDO, Storia d'Italia. 1. Le premesse dell'Unità. Dalla fine del Settecento al 1861, a cura di G. Sabbatucci e V. Vidotto; Bari, Laterza, 1994, in 8, pp. XVI-530. L. 48.000.
Esiste una visione plurisecolare della storia d'Italia che si rifa all'idea del nostro Paese come unità culturale. A questa visione si sono ispirate le due più importanti iniziative editoriali a carattere storiografico degli ultimi decenni, pur fra loro molto diverse nell'impostazione e nell'impianto, ossia la Storia d'Italia Einaudi (1972-1976), curata da Ruggero Romano e Corrado Vivanti, e la Storia d'Italia Utet, iniziata nel 1976 sotto la direzione di Giuseppe Galasso.
La Storia d'Italia coordinata da Giovanni Sabbatucci e Vittorio Vidotto per l'Editore Laterza, articolata in sei volumi, si richiama, invece, all'impostazione crociana secondo cui l'unità della storia d'Italia comincia nel 1860, dalla costituzione di imo Stato italiano comprendente tutte o quasi tutte le popolazioni chiuse nei confini geografici del Paese , e ciò perché le precedenti vicende erano state caratterizzate da elementi di forte differenziazione persino all'interno degli stessi ambiti regionali.
Nel primo volume {Le premesse dell'Unità), la trattazione è, tuttavia, ampliata al periodo che va dalla fine del Settecento al crollo della sistemazione stabilita nel Congresso di Vienna. Tale scelta è motivata dalla consapevolezza che proprio quel periodo segna l'avvio di una storia profondamente nuova per la penisola. Soltanto a partire dagli ultimi decenni del XVIII secolo, infatti, l'Italia nel suo complesso è costretta a misurarsi costantemente con i problemi generati dalla graduale affermazione del modo di produzione capitalistico nell'Europa occidentale.
Non erano mancati, ovviamente, in precedenza, esempi di una storia concepita secondo questa periodizzazione, ma concentrarsi sull'arco temporale degli ultimi due secoli risponde oggi secondo Sabbatucci e Vidotto anche ad un'esigenza di impegno civile e politico in senso lato, perché viviamo in una fase nella quale la lunga crisi attraversata dal paese sollecita nuove riflessioni sull'intera vicenda nazionale e pone nuovi interrogativi sulla solidità dello stesso edificio unitario. I quattro saggi che compongono il primo volume mantengono, perciò, un livello di alta divulgazione, come conferma lo spazio riservato agli apparati ausiliari (bibliografia, tavole statistiche, cronologia e indici analitici).
GÈ spunti di discussione più interessanti del lavoro di Guido Pescosolido su L'economia e la vita materiale che apre il libro sono offerti dall'analisi della politica economica dei governi d'Antico Regime e pre-unitari. Essi avevano ispirato la loro azione alla protezione economica e sociale della popolazione attraverso un rigido vincolismo esercitato da organi annonari il cui compito era quello di prevenire gli effetti distruttivi di carestie e rivolte, assicurando a prezzi stabili il fabbisogno alimentare. Dopo la Restaurazione, eredi