Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Sidney Sonnino. Secoli XIX-XX
anno <1996>   pagina <523>
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r Libri e periodici 523
tano Zito (Clero e religiosi nell'evoluzione della società siciliana), Michele Perniisi (I movimenti laicali in Sicilia), Adolfo Longhitano (Evoluzione sociale e giuridica delle parrocchie), Cataldo Naro [Per una storia della spiritualità in Sicilia in età contemporanea) e nel II a Francesco Conigliaro (Teologia e teologi di Sicilia tra i due Concili Vaticani), Maria Teresa Falzone (La chiesa di Sicilia e i poveri: dal Vaticano I al Vaticano II 1870-1965 circa), Angelo Sindoni (Il movimento cattolico sociale dal Concilio Vaticano I al Vaticano II), Eugenio Guccione (Presenza e limiti della cultura cattolica), Michele Pennisi (Sturzo e la Sicilia) e Pasquale Hamel (Chiesa, cattolici e autonomia regionale siciliana: un dificile percorso). Un'opera dunque, come mette in rilievo il som­mario, nel suo insieme da tenere in positiva considerazione per le novità in­site nell'impostazione e per la concretezza delle indagini compiute e dei risul­tati conseguiti sul piano storiografico.
VINCENZO G. PACIFICI
LUIGI AMBROSOLI, Giuseppe Mazzini. Una vita per l'unità d'Italia-, Manduria-Bari-Roma, Piero Lacaita Editore, 1993, in 8, pp. 294. L. 30.000.
Tra il 1993 e gli inizi del 1994 sono state pubblicate ben quattro nuove biografie di Mazzini, tutte a carattere divulgativo, anche se di diverso valore: flueìla di Denis Mack Smith (presentata per la nostra rivista da Gaetano An-"Hrisani), quella di Romano Bracalini, quella di Francesco Grisi e, appunto, quella di Luigi Ambrosoli. Viene da chiedersi quale sia il motivo, al di là forse di un'occasionale ricorrenza (il 120 anniversario della morte del patriota genovese), per un interesse cosi concentrato nel tempo. Notiamo, allora, que­st'altra coincidenza: se alcuni aspetti fondamentali del pensiero mazziniano sem­bravano aver trovato pieno e definitivo inveramento a partire dal secondo dopoguerra (si pensi al binomio Unità-Repubblica o al richiamo solidaristico fra le classi sociali), è altrettanto vero che improvvisamente, proprio negli ul­timi tempi, essi sono stati radicalmente messi in discussione (vengono subito alla mente a questo proposito le polemiche sulla forma dello Stato e sul federalismo). Mazzini non sarà, insomma, figura facile, né estremamente simpatica; la sua passione ideale potrà apparire retorica e fuori tempo e così la sua immagine cupa, spesso astrattamente umanitaristica, ma con Maz­zini si devono fare i conti, poiché la sua riflessione è ancora capace di tra­smettere una carica emotiva che invita a non dare nulla per scontato nelle odierne dispute politico-istituzionali.
Lo stesso Ambrosoli rafforza questa nostra sensazione, quando afferma che l'esigenza di accostarsi con maggiore sistematicità al personaggio è nata in lui nel corso delle sue ricerche su Cattaneo. Pur muovendosi entrambi nel­l'ambito del movimento democratico italiano, Mazzini e Cattaneo si fronteggia­rono di continuo negli anni del Risorgimento. Essi rappresentarono due stra­tegie quella centralista e quella federalista che divergevano nettamente tra loro. E questo confronto afferma Ambrosoli mi è sempre sembrato importante per definire due metodi di lotta politica che vanno ben oltre gli anni in cui Cattaneo e Mazzini vissero (p. 291).
D'altra parte, il discorso di Ambrosoli è come si accennava all'inizio ampiamente divulgativo, investendo tutte le vicende biografiche e ogni aspetto del pensiero ai Mazzini. Il volume nasce dalla rielaborazione di una rapida biografia scritta dallo stesso autore per il primo centenario della morte del Genovese e pubblicata dall'orma! soppresso Ente nazionale per le biblio­teche popolari e scolastiche. Questa ripresa si basa esclusivamente su fonti edite, ma crediamo che ricerche contenenti sensazionali novità sulla figura e