Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storia. Secoli XIX-XX
anno
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1997
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Beatrice Pisa
più prestigioso consigliere del sodalizio, sindaco laico e progressista della capitale, maturava un progetto di affermazione del paese che, saldando gli interessi adriatici con quelli mediterranei, si esprimeva in maniera assai simile all'irredentismo nazionalista di Ruggero Fauro.41) Nathan certo non dimenticava mai di rifarsi ai valori della civiltà e del progresso ma, al pan di quest'ultimo non solo era ben lontano dai vaneggiamenti romantici astrattamente pacifisti, ma vedeva il programma irredentista all'interno di un più ampio progetto di affermazione della potenza nazionale.42)
Irredentismo e Ordine
Ai primi del XIX secolo i vertici dell'Ordine avevano espresso il loro interesse per le regioni adriatiche stringendo il famoso patto d'Ausonia, ma con l'andar del tempo le posizioni erano diventate più caute e soprattutto maggiormente differenziate. Di fronte all'affermarsi delle correnti ir-redentiste l'atteggiamento della dirigenza liberomuratoria si può definire in genere assai cauto evidenziando l'antica contraddizione che connotava l'irredentismo di stampo risorgimentale, quello di auspicare e domandare l'annessione al paese di alcune regioni sottoposte a dominazione straniera e nello stesso tempo inclinare per la pace e per il disarmo universali.43)
Un articolo redatto dalla romana loggia Universo nel 1893 si proponeva di risolvere questo dilemma osservando che sì, la massoneria aveva come scopo irrinunciabile la pace e la fratellanza fra gli uomini, ma ogni speranza di pace sarebbe stata vana finché fossero esistiti rapporti di predominio e oppressione fra Ì popoli. Seguiva quindi la sollecitazione a tutti
i -. Fauxo-Timeus teneva a dichiarate la sua entusiastica adesione all'impresa tripolina nonostante le conseguenze negative che questa avrebbe portato rispetto alle aspirazioni dei fratelli d'oltre confine: Noi non discutiamo il valore di Tripoli Tripoli per noi è un simbolo, Tripoli per noi è la conquista, la guerra, la forza Che importa a noi se gli interessi nostri e i diritti per qualche tempo saranno calpestati? La grandezza d'Italia è superiore a toro. Cfr. Gli Italiani irredenti e l'occupatone di Tripoli (5 ottobre 1911), in RUGGERO TIMEUS, Scritti politici (1911-1915), Trieste, 1929, p. 24.
49 Per questi giudizi su Timeus cfr. la prefazione ai cit Scritti politici, stesa da Luigi FcderzonL
43) Nel 1890 il consiglio del Grande Oriente prendeva questa posizione: Per il movimento massonico in favore della pace e del disarmo, dopo una breve discussione intesa a stabilire che con questa agitazione non s'intende di rinunziare affatto al compimento dei diritti nazionali, il Consìglio delibera che il Gran Maestro continui in questa propaganda degna in sommo grado dei principi e delle aspirazioni dell'Ordine. Cfr. GOA, adunanza del 14 dicembre 1890.