Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storia. Secoli XIX-XX
anno
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1997
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Beatrice Pisa
La maestranza di Nathan sollecitò decisamente i propri confratelli sul tema irredentismo, essenzialmente a livello di riunioni dirigenziali, ma in qualche occasione anche pubblicamente. Nell'aprile 1900 nel consiglio dell'Ordine si discusse a lungo sul tema: Dell'opera massonica rimpetto all'italianità fuori dai confini del regno, con l'intervento di Barzilai, Albano, Ricciardi e altri fra cui Enrico Tedeschi, figura di punta dell'irredentismo giuliano e braccio destro di Giacomo Venezian nella fondazione della Dante Alighieri. In quella occasione Tedeschi relazionò sulla situazione a Trieste, in Dalmazia ed in Istria, poi sostenne insieme a Barzilai che l'irredentismo era in decadenza al di qua e al di là dei confini. Albano, nel dichiararsi d'accordo e sottolineare l'opportunità di sollecitare l'opinione pubblica ricordò il solenne momento in cui il P.G.M. in mezzo ai rappresentanti della massoneria italiana plaudenti e commossi chiamò all'oriente il ven. della L. Alpi Giulie e lo abbracciò e lo baciò rivolgendogli parole che erano conforto e promessa: l'assemblea comprese più che le parole non dissero e ratificò l'impegno che il G. M. e l'Ordine assumevano verso i fratelli irredenti: quell'impegno né dal G. M. né dall'Ordine potrà mai essere dimenticato. Si sviluppò poi una discussione rispetto alla opportunità di agire rimettendosi alle decisionalità delle diverse Officine o, viceversa, lasciare agli organi centrali la gestione della cosa. Di fronte al pericolo di andare incontro a interventi disgregati, confusi o addirittura contraddittori, prevalse il progetto centralista del G. M. che rinviava tutta l'azione a se stesso e ai governo dell'Ordine.48)
Due anni dopo toccò a Felice Venezian presentare nientemeno che una specie di catechismo redatto dalla loggia Alpi Giulie che aveva l'intenzione di spiegare esattamente in che consistesse e dentro quali limiti e garanzia morale s'intendesse e si esercitasse la solidarietà massonica. Il documento fu approvato all'unanimità.49)
Appena dopo le dimissioni di Nathan dalla suprema carica, quando si ripropose nuovamente il progetto di commemorazione di Oberdan, questa
nel novembre 1903 si stabilì l'inopportunità e l'impossibilità di qualsiasi intervento massonico, definendo anzi l'agitazione studentesca relativa di gravissimo danno ai nostri fratelli irredenti . GOA, adunanza della giunta del 26 novembre 1903. Pochi giorni dopo, di fronte alle richieste di una loggia, la giunta stabiliva di contattare la gran loggia di Ungheria affinché intercedesse presso l'Austria per far cessare questo stato di cose e le cause che lo producfcvajno . Non mancò poi un rimprovero ad una loggia di La Spezia per essersi espressa sulla questione senza preventivo accordo con il gran maestro. GOA, adunanza delia giunta del 3 dicembre 1903. Il ripetersi degli avvenimenti ad Innsbruck ed il crescere dell'interesse dell'opinione pubblica italiana portò nel 1904 il gran maestro a domandare una formale protesta, in nome però della necessità di ribadire il principio massonico dell'abbonimento di ogni violenza 6 della fratellanza fra le nazioni. GOA, adunanza della giunta del 7 novembre 1904.
4 GOA, verbale del consiglio del 22 aprile 1900, p. 31 e sgg.
.") GOA, seduta del consiglio del 7 febbraio 1902.