Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storia. Secoli XIX-XX
anno
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1997
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E. Nathan e la politica fta'o/mk 33
volta come venticinquesimo dalla sua motte e quindi in maniera maggiormente solenne, la giunta dell'Ordine decise di non consentire per quella occasione una iniziativa in forma massonica.50)
Stessa prudenza si adottò nel 1908, quando il triestino Mayer chiese di commemorare pubblicamente la recente scomparsa di un personaggio tanto prestigioso come Felice Venezian. La giunta rispose negativamente, aggiungendo che si sarebbe consentita la collaborazione della massoneria come tale solo nel caso che qualche associazione profana ne avesse assunta l'iniziativa.51)
E stato osservato che con le guerre balcaniche i vertici giustinianei avevano fatto capire il loro interesse per la regione adriatica.52) Già nella avanzata primavera dei 1914 Uldea Democratica non aveva mancato di esprimere grande interesse per quello che veniva definito l'antico grande golfo italiano ,53) ma di certo le posizioni si sarebbero chiarite con la guerra mondiale. In particolare Emesto Nathan ormai dismesso il suo prestigioso incarico di sindaco della capitale, nonché quello non poco rilevante di commissario italiano incaricato di allestire il padiglione nazionale alla mostra di S. Francisco, si trovava davanti al grande avvenimento, salutato e visto come il coronamento tanto atteso dell'epopea risorgimentale, libero di esprimere le proprie posizioni.
La guerra
La discussione sulla consistenza delle inclinazioni interventiste del mondo liberomuratorio è ancora aperta e così anche quella riguardante le posizioni rispetto alla questione dalmatica, ma è di sicuro vero che consistenti correnti che facevano capo a Nathan, Ferrari, Canti, cui dava ampiamente voce Uldea "Democratica, esprimevano precise inclinazioni dalmatiche.5) D'altra parte non mancavano influenti fratelli che esprimevano
5P) GOA, adunanza della giunta del 13 novembre 1904.
si} GOA, adunanza della giunta del 30 settembre 1908.
523 Cfr. A. A. MOLA, Storia detta massoneria dall'unità alta repubblica, Milano, 1976, p. 344.
33) SÌ tratta di considerazioni contenute nella rubrica intitolata alla politica estera e firmata dallo pseudonimo Zeta. La citazione è tratta in particolare dall'articolo del 17 maggio 1914, n. 20.
*9 Con l'attentato di Sarajevo e con lo scoppio della guerra europea l'interesse per la questione si intensificò ad opera essenzialmente di due redattori: Ercole llivalta e Lupo della Montagna (Lancillotto Thompson). Del primo v. Trieste di ieri e di oggi, del 26 luglio 1914, n. 30, che prendeva spunto da due libri, uno dello stesso Thompson e l'altro di Ruggero Pauso; Gii interessi italiani del 4 ottobre 1914, n. 40; Per la Dalmazia, del 3 aprile 1915, n. 14, in cui parlava espressamente di dominio adriatico italiano come ra-