Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storia. Secoli XIX-XX
anno
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1997
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pagina
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35
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E, Nathan e la politica nazionale
sarebbe offerto volontario per il fronte alla sua veneranda età, nell'agosto del 1914 si offrì volontario per quell'avventuroso progetto di legione massonica che aveva lo scopo di porre al servizio della nazione un corpo di volontari pronti a combattere contro l'Austria, ma anche, all'occorrenza, a dar vita al casus belli necessario a giustificare il voltafaccia verso l'antica alleata e l'intervento italiano a fianco dell'intesa. Il progetto che, caldeggiato essenzialmente da elementi repubblicani, era caratterizzato da venature romantiche (una eroica schiera di votati a morte sicura ) e tensioni risorgimentali ( rinnovando le gesta di Sapri ), si indirizzava essenzialmente al di là dei confini orientali, cioè sempre in zona adriatica.58) La motivazione centrale che spingeva ad organizzare tale colpo di mano era costituita per Nathan dalla necessità di salvaguardare l'onore nazionale , riuscendo a suscitare un casus belli tanto grave da consentire al paese di denunciare gli accordi triplicisti e quindi a cambiare bandiera senza perdere troppo la faccia.59) Nei giorni seguenti tuttavia l'egemonizzazione del progetto da parte dei partiti più tumultuosamente interventisti fece temere una strumentalizzazione a fini eversivi. Intanto la Francia ritirava il suo appoggio e il governo, per bocca di Ferdinando Martini, domandava prudenza.60!) A questo punto Nathan indietreggiava riassumendo i panni del moderatismo e dell'attesismo, tentando di influire sulle scelte dei propri fratelli.61)
H progetto della legione massonica rientrava e l'anziano ex sindaco della capitale si sarebbe concentrato sulla propaganda interventista, qualificandosi come uno dei più convinti sostenitori dell'ingresso in guerra del paese a fianco dell'intesa. ,
La sua prima pubblica clamorosa dichiarazione interventista, esposta al teatro Costanzi di Roma nell'ottobre 1914, viene comunemente definita una tipica espressione delle correnti democratiche favorevoli al conflitto. In essa parlò di Belgio e Francia aggrediti dalla Germania come di Serbia e Montenegro aggrediti dall'Austria, quanto di soluzione della questione balcanica in accordo con le popolazioni slave. Nell'alleanza con queste,
*") G. BANDINI, La Massoneria per la guerra nazionale (1914-15). Discorso tenuto a palalo Giustiniani il XXIV maggio 1924, Roma, 1924, p. 16.
59) Cfe. F. MARTINI, Diario 1914-1918, a cura di Gabriele De Rosa, Milano, 1966, p. 49.
9 Alla fine di agosto Ferrari si recò da Martini per parlargli della cosa e questo lo invitò alla cautela, esponendo la necessità di non suscitare tensioni inutili nel paese ed imbarazzi al governo. Ivi, p. 66. Per un quadro dei vari progetti volti a creare un casus belli nel periodo della neutralità v. R. DB FELICE, Mussolini il rivoluzionario 1883-1920, Torino, 1965, p. 303 e sgg"
6i) Nella seduta della giunta del 6 settembre fu l'estensore (con Cirialo) di un ordine del giorno con cui si invitava alla prudenza e alla attesa, ma le proposte vennero respinte. Ivi, p. 82.