Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storia. Secoli XIX-XX
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1997
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Beatrice Pisa
l'autodecisione degli slavi (identificati con i serbi e i montenegrini). Anche dopo lo scoppio del conflitto, dopo che si ebbero significative dichiarazioni da parte serba e croata sulla intenzione di costituirsi in entità unitaria facendo propria sia l'Istria che la Dalmazia, per molti politici italiani era ancora possibile cadere nell'equivoco.66) Questo era il substrato teorico che sosteneva le dichiarazioni dell'ex sindaco, cui egli faceva mazzinianamente seguire la fase dell'azione.
Durante tutto l'arco del conflitto Nathan stabilì intensi rapporti con le più alte cariche del governo, chiedendo inizialmente di essere utilizzato in zona di guerra e poi fornendo suggerimenti, riflessioni, ancora proposte di una sua utilizzazione come mediatore, organizzatore, gestore di affari disparati.
Nel 1915 chiedeva a Salandra di poter consacrare il rimasuglio di vita alla patria e quindi, nonostante l'età, di partire volontario per il fronte.67) Con il favore del presidente del consiglio che riconosceva opportuno usare qualche speciale riguardo verso l'anziano volontario,68) fu nominato tenente ed addetto allo stato maggiore del VI corpo d'armata e poi della II armata agli ordini del generale Capello. Richiamato in patria per motivi di salute, amici e conoscenti fecero in modo da evitargli il ritomo alle fatiche militati. Ma tale esclusione suscitò le sue grandi proteste ed una serie reiterata di tentativi di essere rimandato al fronte o utilizzato in altre maniere maggiormente opportune, in rapporto alla sua età e anche alla sua prestigiosa carriera poUtico-amministrativa. Si trattò di tentativi che ebbero ben scarso successo. Nei primi mesi del 1916 egli si rivolse al direttore della sanità pubblica del ministero dell'Interno Lutrario, a Vittorio Alfieri, al generale Capello, a Armando Diaz, a Leonida Bis solati,6?) finché la sua insistenza riuscì a procurargli l'incombenza di agente di collegamento fra una delle sezioni della Croce Rossa britannica addetta a tre nostri corpi d'armata e le autorità militari.
L'incarico dovette essere tuttavia di breve durata se alla fine di giugno, cioè a pochi giorni dall'awenuto insediamento del nuovo presidente del consiglio, Paolo Boselli, egli approfittava del nuovo ruolo conferito ad
M) Nel 1917, ad esempio, pochi mesi prima del patto di Corfu, la rivista ufficiale della massoneria ospitava uno scritto di Barzilai in cui questo non solo tracciava un parallelo fica Mazzini e Wilson, ma ripeteva con compiacimento la profezìa del grande genovese: rirrevocabile fine dell'impero asburgico e di quello turco, sconfitti dal dinamismo del popolo slavo. Cfr. S. BARZILAI, Da Mastini a Wilson, in Rivista massonica, 31 gennaio -28 febbraio 1917, n. 1-2, p. 54.
?) Cfr. lettera del 20 giugno 1915, ACS, PCM, g. e., 19-1-5-N.
9 Cfr. lettera di Salandra a Zupelli del 21 giugno 1915, ACS, PCM, g. e., 19-1-5-N.
6'J) Sul carteggio con Lutrario, da cui emergono indirettamente anche i tentativi rivolti ad Alfieri, Capello, Diaz e Bissolati, cfr, A. M. ISASTIA, Ernesto Natban volontario delta grande guerra, in Critica sociologica, n. 111-112, 1994-1995, pp. 264-269.