Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storia. Secoli XIX-XX
anno <1997>   pagina <40>
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Beatrice Pisa
la necessità che il governo (nonostante le resistenze di Sonnino) prendesse nelle sue mani una contro-propaganda adatta a far guadagnar simpatie all'immagine del paese a livello internazionale. D'altra parte anche all'interno del paese il secondo inverno di guerra stava provocando stan­chezza e nervosismo e richiedeva un intervento per sostenere lo stato d'animo del fronte interno. Fin dall'inizio del conflitto lo stato maggiore della Dante Alighieri si era mostrato assai sensibile alle necessità propa­gandistiche e, abbandonata la tradizionale cautela,73) aveva patrocinato e finanziato la costituzione di una serie di comitati e associazioni con lo scopo di propagandare le tesi del più intransigente annessionismo dalma­tico. Con lo stesso scopo aveva accolto e sostenuto i numerosi irredenti adriatici che con lo scoppio del conflitto avevano trovato rifugio nel pae­se, per poi organizzare il loro invio nelle maggiori capitali europee. Con il passare dei mesi tuttavia il peso dell'impegno assunto suggerì di tentare il coinvolgimento governativo.
L'arrivo di Boselli (da anni a capo della Dante Alighieri) alla presi­denza del consiglio rese possibile e maturo un intervento istituzionale. Il nuovo presidente sensibilizzato da uno dei personaggi di punta del sodali­zio irredentista, Scodnik, faceva propria la proposta di creare un Ufficio centrale di propaganda per l'estero presso la presidenza del consiglio, ge­stito essenzialmente dalla Dante Alighieri?*) aggiungendovi l'idea di offrire a Nathan un suo specifico incarico.75) Ne informava quindi sia Sanminia-telli che Nathan, cui domandava espressamente di prestare la sua collabo­razione preziosa alla presidenza della Società.7 Quest'ultimo già si era qualificato come uno dei più decisi fautori dell'affidamento della gestione di tutto il settore propaganda alla Dante Alighieri e aveva offerto la pro­pria disponibilità a Sanmniatelli,77) che invece si mostro tutt'altro che entu-
73) Su quella specie di metamorfosi che la Società subì durante il conflitto riman­do a B. PISA, Nazione e politica eìt, p. 305 e sgg.
74> Cfr. lettera di Scodnik a Boselli del 27 giugno 1916, ASDA, fase 1916, A 36.
73) In una nota dattiloscritta senza data né ulteriori specificazioni, ma evidentemente di Boselli, si legge: Per mantenere elevato lo spirito delle popolazioni, per combattere le insidie tese dai partiti estremi e dagli interessati ad un fatale pacifismo, per illustrare la inevitabilità della guerra fino a vittoria compiuta, soprattutto nelle campagne e nei piccoli centri, ho incaricato il tcn* Nathan, messo a mia disposizione a tale effetto, di organizzare una propaganda interna tale da penetrare fin negli infimi meandri della vita nazionale..., ACS, PCM, g. e., prop. g., b. 41, fase. 113.
n Boselli a Nathan, 18 ottobre 1916, ACS, PCM, prop. g., b. 41, fase 113.
~R). Cfr. lettere di Nathan a Sanminiatclli del 19 settembre, 26 Settembre, 30 settem­bre 1916, ASDA, fase 1916, B 17. Fra le altre cose il primo scriveva: Batta il ferro fin­ché è caldo, per carità non si faccia sfuggire Fazione. [...] Assuma direzione e organizza­zione dell'ufficio; nulla di più facile poi di coordinare ncll'istesso luogo l'altro ramo per la