Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storia. Secoli XIX-XX
anno
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1997
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pagina
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55
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E. Nathan e la poJitié nazionale 55,
stenoso membro del governo dell'Ordine in cui emergevano posizioni tutt'altro che moderate.
Si iniziava rivendicando la caratteristica apolitica della massoneria, associazione patriottica ed umanitaria, ma poi si giungeva a considerazioni certo non apolitiche. Innanzitutto si ammetteva che se il problema jugoslavo stava suscitando nel paese tante opposte posizioni, non si vedeva perché proprio la massoneria avrebbe dovuto giungere ad una posizione unitaria. Quanto all'accusa di partigianeria a favore del ministro degli esteri si notava: Se "sonniniano" significa essere fautore del Patto di Londra (quello che abbandonava alla sua sorte la italianissima Fiume) le dirò allora che in Massoneria ci sono numerosi "antisonniniani" i quali non hanno mai potuto convincersi che fosse stata dichiarata la guerra alPAustria-Ungheria col tacito presupposto della conservazione dell'impero asburghese. Rispetto al patto di Roma stretto in aprile si osservava: Le dirò che in Massoneria sono altrettanto numerosi quegli antisonniniani che, pur essendo fautori del patto di Roma, non riescono a convincersi che di esso abbiano ad avvantaggiarsi i croati soli .123) Era con queste scelte che scavalcavano a destra lo stesso Sonnino che la dirigenza libero-muratoria, capeggiata da Nathan, giungeva a quel delicato periodo fra la fine dell'anno e l'inizio del 1919 in cui molti nodi della politica italiana sarebbero venuti al pettine.
Le dimissioni di Bissolati di fine anno e l'apertura in gennaio delle trattative di pace a Parigi spinsero a chiarire e radicalizzare le posizioni II 4 del mese, in una seduta della giunta dell'Ordine convocata per discutere una circolare del G. M. aggiunto Marensi in sostegno alla proposta wilso-niana per la costituzione di una Società delle nazioni, Nathan reputò opportuno confutare l'osservazione che la Massoneria ebbe il primato di tale idea.124) Una settimana dopo il G. M. si sentì, in dovere non solo di emettere una circolare in cui si invitava all'unione fra tutte le forze patriottiche e democratiche per sostenere la delegazione italiana al tavolo delle trattative e la posizione italiana di grande potenza, ma anche di inviarla direttamente ad Orlando.125) Questo rispondeva con grande compiacimento sottolineando la rilevanza della circolare che definiva estrema-
23) ìbidem.
'2-0 GOA, 365* seduta della giunta, esecutiva dell'Ordine, 4 gennaio 1919.
129 La circolare veniva accompagnata da una lettera datata 14 gennaio 1919 che iniziava con queste parole:. Caro ed ili. Amico, ho inviato la qui acclusa lettera circolare ai principali centri della penisola per opporre l'azione calmante della Massoneria all'irritante, al tentativi di generare il malcontento e le relative affermazioni dei partiti estremi. Speriamo giovi. ACS, PCM, g. e. 19-14-3-5.