Rassegna storica del Risorgimento

Toscana. Storia. Secolo XIX
anno <1997>   pagina <345>
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Toscana costituzionale: la gestazione dello Statuto del 1848 345
Cempini: Ben inteso, la nostra è Monarchia temperata e dee mantenersi nella via legale, e creda pure che è ciò che io sempre ripeto.31)
Gli elementi del dibattito di questo periodo erano dunque ben presenti in queste frasi: una riforma delle istituzioni municipali ed una riforma delle istituzioni monarchiche, così da avere un collegamento tra il governo e la popolazione.
Questo dibattito andava progressivamente aumentando d'intensità, al punto che il granduca, nel maggio successivo, dopo aver concesso una legge sulla stampa che suscitava malumori un po' su tutti i fronti per l'eccessivo potere di controllo lasciato alla polizia, si trovò costretto ad accettare che fossero rivedute le leggi che regolavano il funzionamento delle istituzioni municipali. Fu addirittura nominata una apposita commissione, ma questa, per l'inerzia dei vari ministri succedutisi al potere, e soprattutto per i forti interessi contrari, non venne mai convocata durante il 1847. Del resto, questo clima di indeterminatezza sulle reali intenzioni governative emerge ancor più chiaramente dalle parole usate dal marchese Neri Corsini per spiegare dettagliatamente all'amico conte Ferretti i fatti che lo videro prota­gonista nei mesi da giugno a settembre del 1847, quando era stato gover­natore di Livorno. Corsini scriveva infatti che, in quel periodo, aveva sempre volto lo sguardo verso il governo centrale con quella inquietudine che prova chiunque aspetta un soccorso che deve giungere da lungi, e che tarda ad arrivare,32) precisando inoltre che egli aspettava infatti da esso (governo] che si ponesse finalmente in armonia la nostra macchina gover­nativa col nuovo elemento che vi si era introdotto [allude alla legge sulla stampa concessa anch'essa in maniera del tutto insoddisfacente33) nel mag­gio precedente];3 ma, anche Corsini, come già Giusti, era poi costretto a constatare amaramente che trascorreva la prima metà del mese di luglio senza che si sentisse più proferir parola ,39 confermando ancora una volta che nell'opinione pubblica sempre più forte era il dubbio se il Governo fosse, o no, entrato di buona fede nella via del progresso e delle saggje riforme.36)
L'interesse per il comune, ad ogni modo, caratterizzava in quel perio­do la maggior parte dei notabili e dei vari studiosi che partecipavano al
S1) B. RICASCAI, Lettere e documenti, raccolti e curati da A. GOTO, M. TABARRDMT cit., p. 144. Udienza del 7 marzo 1847 con S. E. il ministro Cempini
' Lettera esplicativa del Marchese Ntri Corsini, in ANTONIO ZOBI, Storia civile delta Toscana, Firenze, MoJini, 1850-1852, voL V, Appendice, p. 126.
MJ Cfr. R.P. CQPFJNI, op. cit., pp. 350-352.
W> Lettera esplicativa detMarchese Neri Corsini, in A. ZOBI, op. cit., p. 126.
J?Mp. 127.
"> Ibidem.