Rassegna storica del Risorgimento
Toscana. Storia. Secolo XIX
anno
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1997
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pagina
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349
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Toscana costituzionale: la gestazione dello Statuto del 1848 349
esigenze che il governo avrebbe per prime dovuto soddisfare. Pef Ricasoli era una sorta di programma minimo ed irrinunciabile,53) nel quale, mentre troviamo al 5 punto le istituzioni municipali, altrettanto chiaramente al 1 punto leggiamo che: è ritenuto che ora non debbasi chiedere la Costituzione, ma non debbasi nemmeno impedirla nel futuro.54)
L'origine di questo disinteresse per la costituzione, se non per il suo collegamento ad una riforma dei municipi, risiedeva probabilmente nel fatto che, come accennato precedentemente, a differenza di quanto accadeva nello Stato pontificio e nel Regno delle Due Sicilie, in Toscana molti notabili avevano già accesso al potere, così che per loro la costituzione poteva rappresentare più un limite ai loro movimenti, che un'effettiva conquista di spazi istituzionali preclusi fino ad allora, come invece accadeva a Napoli e a Roma. Una buona testimonianza di questa forte organizzazione dei possidenti, al centro come in periferia, è offerta dall'istituzione della guardia civica nel 1847-1848.55)
I tempi, con tutto ciò, giravano [...] con straordinaria celerità5 e sul finire del 1847, per effetto della circolazione delle idee liberali, la costituzione acquistò molta importanza nel dibattito politico. A questo riguardo, significative almeno degli umori della popolazione giungono ancora una volta le parole di Corsini, per il quale, all'indomani della sua promessa di concessione della Guardia civica, a livomo, durante una manifestazione di piazza, l'esaltazione era [giunta] al suo colmo, le grida di viva l'independena, viva l'unione Italiana, viva la Costituzione erano continue; le bandiere che in gran numero sventolavano erano o tricolori o quadricolori; [e] diversi oratori arringavano il popolo dai veroni delle case.57) Corsini, concludeva poi con efficacia, che in una parola [...] non [sapeva] meglio definire quella festa alla quale le donne non solo, ma anche il Clero, tanto secolare che regolare, prendevano parte, se non un Vero Baccanale Rivoluzionario .5S> Del resto, il giornale La Patria aveva iniziato fin dal 4 novembre una vera e propria campagna pubblicitaria sull'utilità di una partecipazione diretta del popolo alle istituzioni. Salvagnoli già da tempo sosteneva che la parte morale di questo popolo è trasformata, ma la legale rimase la stessa, e da
53) COSIMO CECCUTI, Ricasoli/ra 1847 e 1849: idee e programmi politici dalla mancata presidenza al ritorno del granduca, in G. SPADOLINI (a cura cu), Ricasoli ed il suo tempo, Firenze, Olschki, 1981, p. 313.
*Q Ibidem.
555 Cfr. ENRICO FRANCIA, Tra ordine pubblico e rivoluzione nazionale: il dibattito sulla Guardia Civica in Toscana (1847-1848), in M. MERIGGI, P. SCHIERA (a cura di), Dalla città alla nasone. Borghesie ottocentesche in Italia e tn Germania, Bologna, il Mulino, 1993, pp. 89-112.
**) G. MONTANELLI, Memorie sull'Italia e specialmente sulla Toscana cìt, p. 180.
*7) Cfr. Lettera esplicativo del Marchese Neri Corsini, in A. ZOBI, op. dt., p. 131.
Ibidem.