Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Araldica. Secolo XIX
anno <1997>   pagina <380>
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Andrea Moroni
e larghezza di disegno, ravvivando la genealogia con escursi nella storia politica e civile.10)
Quali poi fossero i momenti ritenuti più significativi nella storia della nobiltà europea è ben sintetizzato da uno di questi autori, A. Santostefano Della Cerda, che pubblicò, nel 1889, un'opera dal titolo Sangue azzurro nella quale sono affrontati i temi e le opinioni più ricorrenti in questi scritti.11) L'autore ripercorre i principali momenti della storia del ceto ari­stocratico che veniva visto non come la mutevole élite che accoglieva, nei diversi momenti storici, chi si distingueva dal volgo per meriti, denaro o capacita, bensì come l'espressione di autentiche e reali dinastie familiari affermatesi nell'alto medioevo, e sopravvissute fino ai tempi odierni. L'antichità e la capacità di sfidare i secoli e i mutamenti avvenuti nel cor­so della storia venivano così posti come elemento già di per sé qualifi­cante, poiché, sosteneva Santostefano Della Cerda, una istituzione in grado di sopravvivere alla storia doveva essere qualcosa di più di un semplice pregiudizio sociale.12)
H periodo aureo della nobiltà veniva individuato nei secoli dell'alto medioevo, quando essere nobili significava possedere capacità guerriere poste al servizio di un re che, però, non era ancora al vertice di uno Sta­to, ma solo primo tra pari. Sebbene si ammettesse che l'aristocrazia della ricchezza precedette quella della nascita13) e che l'origine della formazio­ne dei patrimoni aristocratici fosse da ricercare nelle invasioni dei popoli germanici e nell'appropriazione delle terre, il successivo affermarsi di una gerarchia feudale e il sorgere del privilegio di nascita contribuirono ad im­primere alla nobiltà quel carattere di indipendenza che le aveva consentito di rappresentare un agguerrito argine contro i pericoli del dispotismo.14) Finché durò il carattere militare e la forza guerriera di questo ceto, si con-
io) B. CROCE, Storta dèlia storiografia italiana nel secolo decimonono, Bari, Laterza, 1964, voi. I, pp. 102-103. L'opera del Litta cui si allude è, naturalmente, Famiglie cele-bri italiane, Milano, 1819-1883. In realtà litta mori nel 1852, dopo aver pubblicato 135 dispense riguardanti 112 famiglie. L'impresa fu proseguita dal suoi collaboratori Luigi Passerini, Federico Oderici, Federico Stefani, Francesco di Mauro di Folvìca, Costantino Costa. Nel 1883 uscì l'ultimo fascicolo, il 184; le famiglie trattate erano in tutto 150. Sulle vicende e sulla struttura delle Famiglie celebri, si veda ANTON FERRANTE BOSCHETTI, J catalogai dell'opera di Pompeo Litta Famiglie celebri italiane. Noie-Appunti-Notizie, Bologna, Forni, 1977 (rist. anast. dell'ed., Modena, 1930).
") A. SANTOSTEFANO DELLA CERDA, Sangue azzurro (Nobiltà feudale. La cavalleria. Decadenza. La Nobiltà Italiana. L'Aristocrazia), Milano, 1889.
i2) Cfe ivi, p. 18.
*> Ivi, p. 22.
M) Ivi, p. 33.